Nel mese di giugno, l’inflazione messicana si è attestata al 4,32%, con una riduzione rispetto a maggio (4,42%), ma con un dato leggermente più alto delle previsioni degli analisti, che si aspettavano un 4,31%.
L’inflazione core (ovvero quella che non include nel calcolo i beni più volatili, come cibo e carburante) a giugno ha registrato un 4,24%, in aumento rispetto al 4,06% di maggio; anche in questo caso, gli analisti si aspettavano un valore leggermente inferiore (4,22%).
Per quanto riguarda i dati mese su mese l’inflazione registrata è stata dello 0,28%, mentre quella core dello 0,38% (entrambi i dati sono stati più grandi rispetto alle previsioni dello 0,01%).A maggio, le rispettive rilevazioni erano state dello 0,28% e dello 0,30%.
Questi numeri ci dicono che, sebbene l’inflazione si sia ridotta, siamo ancora sopra al livello ottimale. La banca centrale messicana (Banxico) ha come obiettivo il mantenimento dell’inflazione al 3%, con un margine di tolleranza dell’1%. Oltre a ciò, l’inflazione core è aumentata. Questo supporta la tesi secondo cui Banxico continuerà il suo ciclo di politica monetaria espansiva, al fine di sostenere un'economia che cresce a rilento, ma che ridurrà l’entità dei tagli. Se ad inizio luglio c’è stato un taglio di 50 punti percentuali che ha portato il tasso d’interesse all’8%, adesso possiamo aspettarci che le riduzioni nei prossimi mesi saranno di 25 punti percentuali.
Banxico ha anche aggiornato al rialzo le sue previsioni sui prezzi al consumo, confermando però che l’inflazione dovrebbe convergere verso l’obiettivo di medio termine nel terzo trimestre del 2026. Se queste previsioni verranno confermate dai dati, allora la banca centrale proseguirà con questa politica economica.
Le obbligazioni in peso messicani non sono consigliate, mentre per quanto riguarda le azioni, la Borsa del Messico fa parte di alcuni dei nostri portafogli.