Ancora novità tra i bond della zona euro (BTp e BoT compresi)

Cambi di consiglio nei bond
Cambi di consiglio nei bond
Oltre alla novità introdotta sulle scadenze dei BTp, che ha portato ad aggiungere all’acquisto nuovi titoli di Stato italiani, ci sono altre novità nella gestione delle obbligazioni della zona euro. Ci sono infatti tre tipologie di cambi di consiglio che abbiamo apportato in selezione.
Per quanto riguardo il passaggio da acquistare a mantenere sui titoli di Stato della zona euro, il motivo è semplice: oramai hanno scadenze troppe corte, ampiamente sotto i 12 mesi e dunque non compatibili con la nostra strategia sui bond della zona euro.
Il secondo cambio di consiglio riguarda i nostri BTp, e per la precisione quelli con scadenza superiore ai 5 anni di circa sei mesi. Perché questo particolare arco temporale? La motivazione è dettata dal pragmatismo, che nella gestione dei propri investimenti è una caratteristica che aiuta sempre.
Il consiglio passa da vendere a mantenere perché se oggi non hai questi titoli in mano, la loro scadenza è ancora troppo lunga per inserirla in portafoglio – per i motivi di cui ti abbiamo parlato qui. Se però già li hai, venderli ora per poi doverti o poterti riposizionare tra 6 mesi non ha senso. Infatti, man mano che i mesi passeranno, questi titoli diventeranno compatibili con la strategia sui nostri titoli di Stato, e quindi potranno essere usati da tutti. Perché solo su questi pochi mesi cambia il consiglio a mantenere? Perché ad oggi, tenendo conto della politica monetaria della Bce, è ragionevole pensare che non ci saranno tagli fino dei tassi fino a metà del 2024: non è quindi ancora interessante posizionarsi – o mantenere – in portafoglio titoli a6, 7 e più anni puntando su guadagni in termini di prezzo determinati da un calo dei tassi – il rischio tassi è invece presente per ancora possibili rialzi dei rendimenti. Titoli che scadono più in là dei sei mesi rispetto alla scadenza di 5 anni, invece, come detto, è molto probabile che con il passare dei mesi possano diventare acquistabili: non c’è la certezza che tra sei mesi la strategia sui bond in euro sarà identica a quella odierna, ma tenendo conto delle informazioni oggi disponibili e dell’atteggiamento della Bce, è uno scenario razionalmente avverabile.
Infine, c’è un terzo tipo di cambio nei consigli: alcuni bond bancari e societari passano da vendere a mantenere, quelli con scadenze ravvicinate. Bancari e societari non sono nelle nostre strategie, per cui non devi averli in mano. Per scadenze troppo ravvicinate, però, non vale la pena vendere sul mercato, con il peso delle commissioni che per pochi mesi avrebbero un peso non indifferente.
Attendi, stiamo caricando il contenuto