Bond: li ami, ma li conosci veramente?

Obbligazioni
Obbligazioni
Le obbligazioni sono titoli che rappresentano il debito dell’emittente. In pratica, acquistando un’obbligazione concedi un prestito all’emittente per un determinato periodo di tempo, ricevendo in cambio degli interessi (le cosiddette cedole) e la promessa di restituzione del capitale alla scadenza. Non esiste un solo tipo di obbligazione, ma molte. Si possono classificare in diversi modi. Uno è in base alla natura dell’emittente. Se a emetterle è uno Stato, si parla di titoli di Stato (come i nostrani BoT, BTp…) o obbligazioni governative. Se invece sono emesse da società, si parla di obbligazioni societarie, e in particolare di obbligazioni bancarie se emesse da banche.
Le obbligazioni vengono poi divise in due grandi gruppi, a seconda della loro affidabilità, cioè del loro rischio. Per il primo gruppo si usa usualmente un termine inglese, investment grade, meno rischiose, per il secondo, più rischiose, ma che possono rendere molto, si parla di obbligazioni speculative, anche dette spazzatura o “junk bond”.
Un altro modo per distinguere le obbligazioni sono le cedole. Ci sono titoli che pagano cedole periodiche (annuali, semestrali, trimestrali…) e altri che non ne pagano (sono le cosiddette obbligazioni zero coupon, cioè zero cedole). Tra quelle che pagano cedole, poi, ci sono le cosiddette obbligazioni a tasso fisso e a tasso variabile. Le prime sono quelle le cui cedole hanno un ammontare predeterminato fin dal momento dell’emissione, le seconde sono quelle il cui ammontare cambia a seconda delle condizioni di mercato.
Infine, si può fare un’ultima distinzione tra titoli subordinati e senior. I primi sono i più rischiosi, perché in caso di fallimento dell’emittente sono, tra gli obbligazionisti, gli ultimi a essere rimborsati – sempre se ci sono soldi avanzati da dare ai creditori.
I RISCHI DEI BOND
Le obbligazioni non sono investimenti privi di rischio. Ne hanno anche loro. Il primo rischio è quello che l'emittente non sia in grado di onorare il proprio debito: si chiama rischio emittente. Può succedere che non vengano pagate tutte o alcune cedole oppure, ancora peggio, che oltre alle cedole non venga più rimborsato (in tutto o in parte) il capitale investito.
C’è poi il cosiddetto rischio tassi. Se i tassi sul mercato aumentano, il prezzo del bond deve scendere e viceversa. Nel momento in cui dovessi aver bisogno, per qualunque motivo, di vendere l'obbligazione sul mercato prima della scadenza, il titolo potrebbe avere un prezzo inferiore a quello d’acquisto e questo ti farebbe incorrere in una perdita.
C’è poi il rischio liquidità, che rappresenta la possibilità di rivendere sul mercato le obbligazioni. Può capitare che non trovi nessuno che voglia comprare i bond che vuoi vendere.
Tra i rischi c’è, infine, anche il cosiddetto rischio valuta: è presente se investi in un'obbligazione denominata in una valuta differente dall'euro, per esempio in dollari americani, sterline inglesi… Il rischio valuta non è altro che la possibilità che il valore della valuta straniera diminuisca nei confronti dell'euro.
PER INVESTIRE
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