I Paesi Emergenti e le decisioni della Fed americana

Emergenti e Fed
Emergenti e Fed
Le scelte della Fed sono un elemento che può pesare sulle obbligazioni dei Paesi Emergenti denominate in dollari, cioè dei cosiddetti bond in valuta forte. Già da diversi mesi (la prima volta è stata su Investi n° 1542) noi ti consigliamo una speculazione su questa tipologia di obbligazioni e se l’attuale scenario della Fed dovesse evolvere come sperato si aggiunge un altro fattore a quelli già citati in passato che può influenzare positivamente l’andamento di questa speculazione. Ma andiamo con ordine.
La scelta di posizionarsi sui bond in dollari era un modo per ridurre il rischio valuta, perché puntando sulle obbligazioni in dollari si riescono a sfruttare rendimenti elevati dei Paesi emergenti senza esporsi all'elevata volatilità, quindi rischiosità, delle loro valute. Quando si investe sui bond in una moneta forte bisogna, però, ricordare che un rischio valuta c’è, seppur “indiretto”. Essendo un debito denominato in una divisa differente rispetto a quella dei singoli Paesi, un deprezzamento di una delle valute locali comporta che il fardello del debito in dollari diventi molto più elevato. Questo può portare a delle difficoltà per far quadrare i conti pubblici. Il rischio valuta, quindi, non si mostra per l'investitore direttamente sul valore del cambio e quindi sul valore dell'obbligazione (o dell’Etf che le contiene) una volta convertita in euro, ma si scarica più sui prezzi delle obbligazioni perché può influenzare un’altra tipologia di rischio, quello di credito. Quest’ultimo rimane uno dei maggiori rischi che si fronteggiano scegliendo questa tipologia di bond.
Tuttavia, è possibile stemperare il rischio credito utilizzando un prodotto come l’Etf Invesco Emerging Mkts Usd Bond (14,432 euro; Isin IE00BF51K132) che ti abbiamo già consigliato, che punta su un elevato numero di titoli e dove ogni Paese ha un peso relativamente contenuto. Inoltre, l'indebitamento in valuta estera di molti Paesi dei mercati emergenti non è più così elevato come lo era in passato, quando si sono verificati anche dei default generati proprio da una crisi sulle loro valute. A livello di indebitamento totale, poi, quindi non solo quello espresso in dollari, il panorama degli Emergenti è particolarmente variegato: c'è chi ha un fardello elevato, chi inferiore. Un investimento diversificato con un Etf permette, quindi, di puntare su tanti Paesi con situazioni di finanze pubbliche differenti. Se i rendimenti elevati offerti sono tali da ripagare questi rischi (e già questa è una motivazione più che sufficiente per confermare il consiglio di investimento sull’Etf), c'è poi un nuovo aspetto. Il taglio dei tassi della Fed diventa sempre più probabile. La strada per questa decisione è stata molto accidentata e lo è ancora per gli Stati Uniti, ma gli ultimi dati fanno sperare in una riduzione del costo del denaro. Questo scenario rappresenta un vantaggio per i Paesi che si indebitano in dollari, perché diventa inferiore il costo per gli interessi devono pagare. È, quindi, un elemento che potrà influire positivamente sui prezzi di questi bond. Se non l’hai ancora fatto, puoi acquistare, in ottica speculativa, l’Etf Invesco Emerging Mkts Usd Bond.
COME È ANDATO FINORA L’ETF
Dal primo consiglio su Investi n° 1542, l’Etf ha guadagnato il 5,7%.
Dal consiglio dato su Investi n° 2551, l’Etf ha invece guadagnato il 3%.
In entrambi i casi, il risultato include anche i dividendi.
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