Importante novità per le obbligazioni

Novità rating bond
Novità rating bond
Quando si investe, i consigli e le strategie devono essere sempre monitorate, per verificare che sia tutto ancora coerente con il contesto attuale. Questo vale anche per le metodologie su cui si basano poi le scelte di investimento. In base a questo approccio, abbiamo ritenuto opportuno fare una “messa a punto” alla nostra metodologia con cui assegniamo il giudizio sul merito creditizio degli emittenti. Parliamo di messa a punto non a caso, perché l’intervento approntato riguarda solo una parte dell’intero processo. Qui trovi l’intera descrizione della metodologia, mentre in questa sede ci soffermiamo sulla novità. Quest’ultima è rappresentata dalla scala dei nostri giudizi. Fino ad oggi, infatti, chi aveva un rating compreso tra BB- e BBB+ aveva “rischiosa” come affidabilità. Da oggi, chi ha BBB- e BBB ha invece “sufficiente”, non più “rischiosa”, che rimane invece per chi ha rating compreso BB- e BB+. Il motivo principale risiede nel fatto che chi ha un rating BBB- e BBB fa tutto quello che è richiesto per essere un bond investment grade, seppur limitandosi al minimo indispensabile. Quanto fatto, la situazione dei suoi conti, etc… è comunque sufficiente per essere considerato nel gruppo di emittenti che non è ad alto rendimento (e rischio), per cui questa sufficienza si riflette, da oggi, anche sul nostro giudizio di affidabilità. Dato poi che il livello di rating per essere sufficiente si modifica, cambia anche il giudizio per alcuni livelli di rating superiori alle triple B: i cambi li trovi sintetizzati nella tabella qui sotto.
COME CAMBIANO I GIUDIZI |
||||
INVESTMENT GRADE |
PRIMA |
ORA |
||
S&P |
MOODY’S |
FITCH |
|
|
AAA |
Aaa |
AAA |
Eccellente |
Eccellente |
AA+ |
Aa1 |
AA+ |
Ottima |
Ottima |
AA |
Aa2 |
AA |
Ottima |
Ottima |
AA- |
Aa3 |
AA- |
Ottima |
Buona |
A+ |
A1 |
A+ |
Buona |
Buona |
A |
A2 |
A |
Discreta |
Buona |
A- |
A3 |
A- |
Sufficiente |
Discreta |
BBB+ |
Baa1 |
BBB+ |
Rischiosa |
Discreta |
BBB |
Baa2 |
BBB |
Rischiosa |
Sufficiente |
BBB- |
Baa3 |
BBB- |
Rischiosa |
Sufficiente |
SPECULATIVE GRADE |
PRIMA |
ORA |
||
BB+ |
Ba1 |
BB+ |
Rischiosa |
Rischiosa |
BB |
Ba2 |
BB |
Rischiosa |
Rischiosa |
BB- |
Ba3 |
BB- |
Rischiosa |
Rischiosa |
B+ |
B1 |
B+ |
Alto rischio |
Alto rischio |
B |
B2 |
B |
Alto rischio |
Alto rischio |
B- |
B3 |
B- |
Alto rischio |
Alto rischio |
CCC+ |
Caa1 |
CCC |
Alto rischio |
Alto rischio |
CCC |
Caa2 |
Alto rischio |
Alto rischio |
|
CCC- |
Caa3 |
Alto rischio |
Alto rischio |
|
CC |
Ca |
CC |
Alto rischio |
Alto rischio |
C |
C |
Alto rischio |
Alto rischio |
|
D |
C |
D |
Alto rischio |
Alto rischio |
PERCHÉ ORA QUESTO CAMBIO?
Perché valutare come “sufficiente”, e non più come “rischiosa”, un emittente che ha un rating BBB- oppure BBB? Se il concetto è che comunque fa il suo dovere, pur strappando il giudizio minimo per essere un bond investment grade, non valeva anche in passato? In realtà, nel frattempo sono cambiate molte cose e anche se non sono più oggetto di attenzione a livello mediatico, una serie di eventi hanno fatto il loro corso, fornendo le informazioni utili per poter arrivare a trarre determinate conclusioni. Per molto tempo il mercato dei bond è stato sostenuto dagli acquisti della Bce, che non solo manteneva artificialmente bassi i rendimenti, ma forniva agli Stati il maggior acquirente dei loro titoli. Il progressivo, fisiologico ed ineludibile, processo di riduzione degli acquisti, lasciava grandi dubbi sulle reazioni dei mercati e sull’impatto sui rendimenti dei titoli di Stato – e dunque sui conti pubblici. Non solo, è poi subentrato il rapido e ampio incremento dei tassi ufficiali, altro elemento che potenzialmente poteva impattare pesantemente sui rendimenti e quindi sui conti degli Stati – soprattutto di quelli con rating più basso e considerati più vulnerabili dai mercati. Come sono andate le cose ha dimostrato che, sebbene la spesa per interessi degli Stati sia salita, sebbene i rendimenti sul mercato siano saliti, la situazione è stata comunque gestita in maniera ordinata. Quando gli scenari cambiano, è l’occasione per riflettere su metodologie, strategie, per verificare se sono ancora valide e coerenti nel contesto attuale, oppure se necessitano delle modifiche. Decadendo determinate incertezze, pur rimanendone molte altre, è stato possibile rivedere la scala dei giudizi.
COSA CAMBIA PER I TUOI INVESTIMENTI?
Dal punto di vista operativo, gli eventuali cambi di valutazione che interessano alcuni bond non comportano variazioni nei consigli e nella strategia da seguire. Questo significa che non ci sono cambi di consiglio, per esempio obbligazioni all’acquisto che passano a mantenere o viceversa, etc… ma soprattutto questo non porta a modificare la strategia, per quanto riguarda i bond in euro, di investire al massimo il 5% su ogni emittente. Questa indicazione è determinata dalla necessità di diversificare, in termini di rischi e rendimenti, i propri investimenti obbligazionari, indipendentemente dal loro rating. Abbiamo sempre detto che il limite del 5% per ogni emittente vale a prescindere dal rating: vale per la Germania, per la Bei, che hanno la massima affidabilità possibile, così come vale per i Paesi che sono all’ultimo gradino del livello di investment grade. Se il limite del 5% vale per un emittente con giudizio “eccellente”, logica vuole che un passaggio da “rischiosa” a “sufficiente”, per esempio, non può portare ad aumentare il peso del 5% da dedicare a quello specifico emittente. Ovviamente, non bisogna allarmarsi per un cambio da “ottima” a “buona”, per esempio, per lo stesso ragionamento.
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