Obbligazioni in corone islandesi o svedesi?

Obbligazioni in corone svedesi e islandesi
Obbligazioni in corone svedesi e islandesi
La Norvegia, la scorsa settimana, ha lasciato i tassi fermi, perseguendo una gestione prudente della propria politica monetaria. Negli ultimi mesi sia l’Islanda sia la Svezia, invece, si trovano a fronteggiare un problema comune: l’inflazione più alta del previsto sta frenando i rispettivi percorsi di allentamento monetario.
In Islanda, la Banca centrale ha interrotto una serie di cinque tagli consecutivi ai tassi d’interesse, lasciando invariato il tasso di deposito a 7 giorni al 7,5%. La decisione riflette la preoccupazione per un’inflazione ancora troppo elevata, stabile attorno al 4% per gran parte dell’anno, ben oltre l’obiettivo del 2,5%. A complicare il quadro, i salari sono cresciuti di oltre l’8% nelle ultime rilevazioni, alimentando ulteriori pressioni sui prezzi. Nonostante ciò, il paese gode di una solidità fiscale crescente: Fitch ha rivisto al rialzo l’outlook del rating sovrano, prevedendo un calo del debito pubblico al 51% del PIL entro fine anno, contro il 65,7% del 2019.
La Svezia si muove in uno scenario simile, ma con un punto di partenza diverso. Dopo aver tagliato i tassi dello 0,25% a giugno — portandoli al 2%, livello più basso da oltre due anni — la Riksbank ha dovuto rivedere i propri piani a causa di un’improvvisa accelerazione dell’inflazione estiva, salita al 3%. Le attese sono quindi che i tassi restino fermi, pur lasciando aperta la porta a possibili riduzioni nei prossimi mesi se la situazione economica dovesse peggiorare.
Come comportarsi con gli investimenti in Svezia e Islanda? Le obbligazioni nelle due corone non sono da acquistare.
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