Nuova Zelanda: Banca centrale, tassi e obbligazioni

Nuova Zelanda: Banca centrale, tassi e obbligazioni
Nuova Zelanda: Banca centrale, tassi e obbligazioni
La Banca Centrale Neozelandese (Reserve Bank of New Zealand – RBNZ) ha tagliato il costo del denaro di 50 punti base, portandolo al 2,50%. Il mercato si aspettava una riduzione, ma non di tale entità: le previsioni indicavano infatti un taglio di soli 25 punti base.
Le ragioni di questa decisione risiedono nel fatto che, fino alla metà del 2025, l’economia neozelandese si è rivelata più debole delle attese. La Banca Centrale ha inoltre dichiarato di essere pronta a intervenire nuovamente, con ulteriori riduzioni dei tassi, qualora la situazione lo richiedesse. Dopo un primo trimestre incoraggiante, con una crescita dello 0,8% rispetto ai tre mesi precedenti, il secondo trimestre ha registrato un calo dello 0,9% sul trimestre e del 0,6% su base annua.
Sul fronte dei prezzi, invece, i segnali sono più positivi. L’inflazione dovrebbe stabilizzarsi intorno al 2% nel corso del 2026, valore che si colloca al centro della fascia obiettivo dell’1%-3% fissata dalla RBNZ. Attualmente l’inflazione è pari al 2,7% e potrebbe temporaneamente salire fino al 3% prima di tornare a scendere. Questa dinamica offre alla Banca centrale un certo margine di manovra per ulteriori tagli. Il mercato, infatti, si attende un’ulteriore riduzione di 25 punti base nel mese di novembre.
A seguito dell’annuncio, il dollaro neozelandese si è lievemente indebolito rispetto all’euro. Nel complesso, il deprezzamento registrato nell’ultimo anno è attribuibile ai numerosi tagli dei tassi operati dalla RBNZ, che ha ridotto il costo del denaro di 3 punti base, passando dal 5,50% di luglio 2024 all’attuale 2,50%. Nello stesso periodo, la BCE ha ridotto i tassi dal 4,25% al 2,15%, con una contrazione di 210 punti base, quindi inferiore a quella neozelandese. Inoltre, l’euro si è rafforzato nei confronti di molte valute a causa del clima di incertezza che ha caratterizzato gli ultimi mesi.
Per quanto riguarda il mercato azionario, al momento non sono quotati sulla Borsa di Milano strumenti che consentano di investire direttamente sul mercato neozelandese.
Per quanto riguarda invece le obbligazioni denominate in dollari neozelandesi che ti avevamo consigliato di acquistare lo scorso 3 settembre, questo è il punto:
New Zealand 2% 15/05/2023 nzd (Isin NZGOVDT532C8): il prezzo è passato da 88,10 del 3 settembre a 89,60; il rendimento lordo annuo è quindi del 3,98%. Confrontando questo dato con il rendimento medio delle obbligazioni europee AAA con scadenza a 7 anni – che si attesta al 2,49% – c’è un differenziale di rendimento pari all’ 1,49% lordo annuo. Per quanto riguarda il rischio di cambio al momento il dollaro neozelandese vale 0,4977 euro.
Fino a un deprezzamento del 7,50% circa – ovvero qualora il tasso di cambio scendesse sotto 0,46 – si otterrebbe un rendimento superiore ad un’obbligazione europea AAA. Subiresti una perdita solo in caso di un deprezzamento superiore al 18,8% circa che equivale ad un cambio inferiore al 0,404.
Questi valori di cambio sono simili a quelli di quando ti avevamo consigliato di acquistarla. Anche se il rendimento lordo è sceso (in quanto il prezzo è salito) manteniamo il consiglio di acquisto.
Nuova Zelanda 1,5% 15/05/2031 nzd ( Isin NZGOVDT531C0): il prezzo di riferimento è aumentato, passando da 88,60 a 89,51 (rendimento lordo annuo del 3,74%). Effettuando il confronto con il rendimento medio delle obbligazioni europee AAA con scadenza a 6 anni – che è pari al 2,38% circa – si registra un differenziale dell’1,36%.
Ripercorrendo lo stesso ragionamento fatto per l’altro bond, possiamo osservare come fino ad un deprezzamento del 6% circa – che si verificherebbe se il tasso di cambio scendesse sotto quota 0,4678 – il rendimento di questa obbligazione sarebbe migliore di una AAA europea con scadenza a 6 anni. Una perdita ci sarebbe solo in caso di un deprezzamento superiore al 16,2% circa, valore che corrisponde ad un tasso di cambio inferiore a 0,4170.
Anche in questo caso, non ci discostiamo molto dalla precedente analisi, e per questo manteniamo il consiglio: acquista.
Puoi dunque acquistare le obbligazioni in dollari neozelandesi che ti abbiamo indicato: rientrano tra i consigli extra-portafoglio non speculativi. Le due obbligazioni in dicate non hanno moltissimi scambi in Borsa, ma lo spread denaro-lettera è contenuto, sintomo, comunque, di un minimo di liquidità. Come sempre in questi casi, prova con entrambi le obbligazioni – se non riesci ad acquistarne una, prova con l’altra - e riprova anche in diversi giorni.
(Tutti i dati sono aggiornati alle ore 10.30 dell’08/10/2025)
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