Una nuova valuta su cui puntare

Obbligazioni in dollari Nuova Zelanda
Obbligazioni in dollari Nuova Zelanda
Tra gli investimenti obbligazionari consigliati, entrano all’acquisto i bond in dollari neozelandesi (per l’analisi di questo Paese vedi qui). I titoli individuati che puoi acquistare sono:
New Zealand 2% 15/05/2032 nzd (88,10; Isin NZGOVDT532C8)
Nuova Zelanda 1,5% 15/05/2031 nzd (88,06; Isin NZGOVDT531C0)
Per quanto riguarda l’obbligazione New Zeland 2% 15/05/2032, se acquistata a 88,10, offre un rendimento del 4,2% lordo annuo. Se confrontiamo questo dato con il rendimento medio delle obbligazioni europee AAA con scadenza a 7anni – che si attesta al 2,53% – c’è un differenziale di rendimento pari all’1,67% lordo annuo.
Il discorso, però, non termina qui: queste obbligazioni sono infatti quotate in dollari neozelandesi e per questo motivo è necessario considerare il rischio di cambio: il dollaro neozelandese al momento vale 0,5027 euro. Fino a un deprezzamento di circa l’8,5% – ovvero qualora il cambio raggiungesse 0,46 – si otterrebbe comunque un rendimento superiore rispetto a un’obbligazione AAA europea. Consultando le serie storiche, tale valore non viene raggiunto dal 2009, ed è stato toccato solo in rare occasioni. Mentre, soltanto in caso di un deprezzamento superiore al 20% circa – cioè se il cambio dovesse scendere al di sotto di 0,402 – questo investimento comincerebbe a generare un rendimento negativo. Tali valori del cambio sono stati registrati solamente durante la crisi finanziaria del 2007.
Un ragionamento analogo si può effettuare per l’obbligazione Nuova Zelanda 1,5% 15/05/2031. Se acquistata a 88,06 offre un rendimento del 3,988% lordo annuo.
In questo caso, il differenziale rispetto alla media delle obbligazioni AAA europee con scadenza a 7 anni – che offrono un rendimento medio del 2,305% – è pari a 1,683%.
Anche in questo caso il rischio legato al tasso di cambio è presente, ma fino a un deprezzamento del 7% – ovvero qualora il cambio raggiungesse 0,467, valore che non viene raggiunto da oltre 10 anni – si otterrebbe un rendimento migliore da questa obbligazione rispetto a una AAA europea con scadenza a sette anni. L’investimento continua a offrire un rendimento positivo finché il deprezzamento rimane inferiore a 16,9% – ovvero qualora il cambio raggiungesse 0,418 - valore è stato registrato solo nei momenti peggiori della crisi del 2007.
Nel complesso, quindi, il rischio di cambio può essere considerato sostenibile, in quanto ammortizzabile dal rendimento di queste obbligazioni. Il rischio dell’emittente è invece, praticamente nullo, dato il rating tra AAA e AA+ a seconda delle maggiori agenzie di rating.
Anche se è vero che ci troviamo su uno dei livelli più bassi del cambio euro/dollaro neozelandese degli ultimi 15 anni, non si possono escludere ulteriori cali, seppur contenuti, nel breve periodo, per poi risalire nel medio periodo. Per dare un’indicazione, ad oggi il cambio si attesta a 0,5027, mentre la media storica di questo cambio è 0,55, oscillando all’interno di un canale compreso tra 0,6 e 0,50 (con ovviamente picchi in positivo e in negativo fuori da questo intervallo). Oggi ci troviamo quindi su livelli che storicamente sono, in media, bassi.
I motivi di questa debolezza sono diversi: un motivo della debolezza attuale del dollaro neozelandese deriva dagli ultimi anni difficili attraversati dalla Nuova Zelanda. Le prospettive, però, parlano di un miglioramento del contesto economico, il che potrebbe tradursi in una maggiore fiducia da parte degli investitori esteri e, di conseguenza, in un rafforzamento del dollaro neozelandese. Questo periodo di forte debolezza potrebbe anche essere attribuito all’incertezza legata ai dazi americani, che potrebbero aver spinto gli investitori a orientarsi verso l’euro, considerato una valuta più sicura e stabile. Negli ultimi mesi, infatti, l’euro si è rafforzato notevolmente non solo rispetto al dollaro neozelandese, ma anche nei confronti di molte altre valute, come ad esempio il dollaro americano, tradizionalmente considerato un bene rifugio nei periodi di instabilità.
Nel complesso, ci si può ragionevolmente aspettare un rafforzamento, piuttosto che un ulteriore indebolimento, del dollaro neozelandese, soprattutto se si considera un orizzonte temporale di 5– 7 anni, motivo per cui abbiamo scelto scadenze tra il 2031 e 2032 per le obbligazioni. Un tale scenario potrebbe dunque comportare un aumento del rendimento effettivo dell’investimento.
I tassi neozelandesi, infatti, risultano più elevati rispetto a quelli europei e continueranno presumibilmente a mantenersi su livelli superiori. Ciò dipende dal fatto che il tasso neutrale in Nuova Zelanda è più alto di quello dell’area euro. Sebbene nel breve periodo il costo del denaro neozelandese possa temporaneamente scendere al di sotto di tale livello, nel medio termine è verosimile un ritorno verso il valore neutrale. Lo stesso vale per l’Unione Europea, dove sono probabili ulteriori tagli dei tassi d’interesse; anche in questo caso, tuttavia, ci si attende una successiva risalita nel medio periodo.
Pertanto, anche se nel breve periodo i tassi neozelandesi dovessero scendere al di sotto di quelli europei, è ragionevole attendersi che nel medio termine tornino a collocarsi su livelli più elevati.
Un livello dei tassi più elevato tende a sostenere la valuta, poiché gli investitori sono attratti da rendimenti maggiori. Il conseguente afflusso di capitali verso la Nuova Zelanda determinerebbe così un rafforzamento del dollaro neozelandese.
Il fatto che il dollaro neozelandese sia attualmente così debole può essere visto dunque in chiave positiva, in quanto rende più conveniente l’acquisto dell’obbligazione. In altri termini, è un buon punto di entrata. Puoi dunque acquistare le obbligazioni in dollari neozelandesi che ti abbiamo indicato: rientrano tra i consigli extra-portafoglio non speculativi. Le due obbligazioni in dicate non hanno moltissimi scambi in Borsa, ma lo spread denaro-lettera è contenuto, sintomo, comunque, di un minimo di liquidità. Come sempre in questi casi, prova con entrambi le obbligazioni – se non riesci ad acquistarne una, prova con l’altra - e riprova anche in diversi giorni.
E LA BORSA?
Al momento non è possibile investire direttamente sulla Borsa neozelandese, poiché non risultano disponibili prodotti quotati sulla Borsa di Milano. Tuttavia, a breve Euronext unirà i mercati di Milano, Parigi e Amsterdam sul fronte degli ETF – come spiegato in questo articolo . Qualora dovessero diventare disponibili strumenti interessanti legati al mercato neozelandese, provvederemo ad aggiornarvi.
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