Opporunità tra le obbligazioni: Arabia, shutdown, dollaro

Opportunità tra le obbligazioni
Opportunità tra le obbligazioni
Questa settimana, tra le novità nel campo delle obbligazioni, segnaliamo l’ingresso dei bond dell’Arabia Saudita – trovi l’approfondimento qui. Questa tipologia di investimento può essere inserita nel 10% di investimenti extra-portafoglio non speculativi.
A livello macroeconomico, la notizia principale della settimana è senza dubbio lo shutdown negli Stati Uniti. Storicamente, gli effetti sui mercati obbligazionari tendono a essere neutro: ciò significa che non si registrano variazioni significative nei prezzi dei titoli, e di conseguenza nemmeno nei rendimenti. Questo accade perché, durante lo shutdown, il pagamento delle cedole e il rimborso dei titoli già emessi continuano a essere garantiti. In altri termini, non si verificano situazioni di default tecnico o temporaneo da parte degli Stati Uniti. Gli investitori, quindi, continuano a essere soddisfatti dal proprio debitore in termini di obblighi verso i possessori di obbligazioni. Inoltre, negli ultimi anni non sono mancati gli shutdowm poi risolti velocemente: c’è anche, in questa fase iniziale, una sorta di “già visto” che non porta a brusche reazioni.
Quando lo shutdown è temporaneo e di breve durata, resta sostanzialmente neutro per le obbligazioni, poiché non riesce a produrre danni all’economia reale. Diversa è la situazione nel caso in cui lo shutdown si protragga più a lungo: in quel caso, gli effetti sull’economia potrebbero essere negativi, anche se tendono a manifestarsi non nell’immediato ma con un certo ritardo. Se questo dovesse accadere e la crescita economica dovesse rallentare, la reazione dei mercati sarebbe una riduzione dei rendimenti lungo la curva dei tassi d’interesse USA. Il ragionamento dei mercati è il seguente: se l’economia rallenta, la Federal Reserve sarà probabilmente costretta a intervenire per tagliare i tassi. Con tassi più bassi, si verificano inevitabili spostamenti nei rendimenti lungo la curva dei tassi di interesse. Ma come siamo ora con i tassi? La settimana dello shutdown si è archiviata con un rendimento del decennale in calo dello 0,07%, ritornando ai livelli di due venerdì prima.
Il dollaro, invece, tende a reagire in modo diverso: è infatti la valuta a risentire maggiormente di questi eventi. Le valute, dopotutto, agiscono come una sorta di ammortizzatore rispetto a ciò che accade all’interno dei Paesi. In questa settimana, infatti, il dollaro ha ceduto dell0 0,5%. Dunque, per il momento, i rendimenti dei titoli Usa sono su livelli simili ad un periodo in cui non c’era lo shutdown. Tutto dipenderà, ovviamente, da come evolveranno le cose. Con questi valori di rendimenti offerti e dal livello del dollaro, attualmente il consiglio sulle obbligazioni USA è confermato.
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