Conto economico

Quando si analizza un’azienda per valutarne la solidità o l’andamento economico, uno dei documenti fondamentali è il conto economico. Insieme allo stato patrimoniale, al rendiconto finanziario e alla nota integrativa, esso compone il bilancio d’esercizio, ovvero l’insieme dei documenti contabili che offrono una rappresentazione della situazione aziendale, come previsto dal Codice Civile. 

Cosa è il conto economico 

Il conto economico è un documento contabile che riepiloga tutti i ricavi e i costi sostenuti da un’impresa in un determinato esercizio (di solito un anno), allo scopo di determinare il risultato economico del periodo: utile o perdita

A differenza dello stato patrimoniale, che rappresenta la “fotografia” dei valori aziendali in una data precisa, il conto economico è un “filmato” dell’attività d’impresa, perché mostra come l’azienda ha prodotto risultati attraverso la gestione delle sue risorse. 

Nel conto economico, i valori sono disposti secondo la forma scalare, ovvero una sequenza di voci che progressivamente portano dal fatturato al risultato prima delle imposte, passando per il risultato operativo (EBIT) e la gestione finanziaria (ovvero tutte le entrate e le uscite legate a operazioni finanziarie, come interessi su prestiti, dividendi o utili da partecipazioni). 

A cosa serve il conto economico

Il conto economico serve a valutare la redditività dell’impresa, ovvero la sua capacità di generare profitti. Da qui si possono dedurre numerosi elementi importanti per un investitore, come: 

- Quanto incidono i costi della produzione, inclusi i costi del personale, le materie prime, i servizi esterni e gli altri costi operativi;

- Se l’attività caratteristica dell’impresa è sostenibile e profittevole (cioè se i ricavi superano i costi con margini adeguati); 

- Qual è l’impatto delle attività non operative, come i proventi e oneri finanziari o eventuali oneri straordinari.

In sintesi, analizzare il conto economico permette di comprendere se l’impresa sta crescendo, se genera utili in modo efficiente e dove possono esserci criticità o potenziali rischi. 

Differenze tra conto economico civilistico e conto economico abbreviato 

Il Codice Civile prevede due modalità di redazione del conto economico: ordinaria (civilistica) e abbreviata

Il conto economico civilistico è dettagliato e riporta numerose voci previste dall’articolo 2425 del Codice Civile, suddivise tra valore della produzione, costi della produzione, proventi e oneri finanziari, rettifiche di valore di attività finanziarie, proventi e oneri straordinari, fino al risultato prima delle imposte e al risultato dell’esercizio. 

Il conto economico abbreviato, consentito alle società che rispettano determinati limiti dimensionali (ad esempio fatturato e numero di dipendenti contenuti), può essere semplificato: molte voci vengono accorpate, rendendo l’analisi meno dettagliata. Per chi analizza bilanci a fini informativi o d’investimento, il formato civilistico offre maggiori elementi di valutazione. 

Riclassificazione del conto economico: come si fa? 

Per ottenere un quadro più leggibile e utile ai fini dell’analisi economico-finanziaria, il conto economico può essere riclassificato. Questo significa riorganizzare le voci secondo logiche gestionali, diverse da quelle previste dal Codice Civile. 

Una riclassificazione tipica è quella a valore aggiunto e margine operativo, che suddivide le componenti economiche in: 

1. Gestione caratteristica: riguarda l’attività tipica dell’impresa, ovvero la produzione e la vendita di beni o servizi. Qui rientrano: 

- Ricavi di vendita;

- Costi delle materie prime, costi del personale, costi per servizi, affitti, energia; 

- Altri costi operativi (es. manutenzioni, consulenze). 

La differenza tra ricavi e costi operativi dà origine al risultato operativo (chiamato anche margine operativo o EBIT), indicatore centrale nella valutazione della performance industriale dell’azienda. 

2. Gestione finanziaria: include i proventi e oneri finanziari, come interessi attivi e passivi, utili o perdite da partecipazioni, e oneri legati all’indebitamento. Questa componente può essere molto rilevante per le imprese fortemente indebitate o con una gestione finanziaria complessa. 

3. Gestione straordinaria: se presenti, oneri straordinari o componenti eccezionali (es. svalutazioni, indennizzi, accantonamenti). Tuttavia, con i principi contabili più recenti, molte di queste voci vengono ormai inserite nella gestione ordinaria. 

4. Risultato prima delle imposte: è il saldo finale di tutte le componenti, prima dell’applicazione delle imposte sul reddito. Dedotte queste ultime, si ottiene il risultato economico netto dell’esercizio, ovvero l’utile o la perdita. 

La riclassificazione del conto economico consente di evidenziare i margini di profitto nelle diverse fasi della gestione. Un risultato operativo positivo e in crescita è spesso indice di una buona gestione caratteristica, elemento importante per valutare la sostenibilità futura dei ricavi. 

Analizzare separatamente la gestione caratteristica e quella finanziaria permette inoltre di capire se i profitti derivano dall’attività principale o da eventi non ricorrenti. Questo è cruciale per stimare le prospettive future dell’impresa. 

Ad esempio, un’azienda può presentare un utile elevato grazie a proventi straordinari, ma avere un risultato operativo debole: in questo caso, la redditività potrebbe non essere sostenibile nel lungo periodo. Inoltre, la presenza di oneri straordinari ricorrenti può essere un segnale di criticità gestionali non occasionali, mentre l’incidenza dei costi del personale o delle materie prime consente di valutare l’efficienza dei processi produttivi.  

Analizzare nel dettaglio queste componenti del conto economico consente di ottenere una visione più completa della realtà economica dell’azienda. Limitarsi a osservare solo l’utile finale può essere fuorviante: è importante capire da dove derivano i risultati per valutare in modo più consapevole la solidità e la sostenibilità dell’impresa. Questo si traduce in scelte di investimento più informate e consapevoli.