Effetto leva

Cos'è la leva finanziaria o effetto leva?

L'effetto leva, o leva finanziaria o leverage, è quel meccanismo per cui il rendimento potenziale di un un investimento può essere "moltiplicato" grazie al ricorso di mezzi presi in prestito che si aggiungono ai mezzi propri.

Il concetto di leva finanziaria può essere declinato, più nello specifico, in due contesti: quello degli investimenti fatti dalle imprese e quello degli strumenti finanziari derivati.

Come funziona la leva finanziaria nelle imprese?

Partiamo dagli investimenti fatti dalle imprese. Supponiamo che una società che produce, ad esempio, biciclette, abbia un patrimonio netto di 100 euro (cioè il capitale proprio versato dai soci) e che l'attività di produzione e vendita di biciclette renda il 10%, quindi con quei 100 euro riesce a realizzare un utile di 10 euro.

Supponiamo, ora, che la nostra società possa farsi prestare dei soldi pagando interessi dell'8%. Se prende in prestito 200 euro dovrà pagare 16 euro di interessi, ma avrà in tutto 300 euro (100 euro di capitale netto più 200 euro derivante dalla fonte di finanziamento) da investire nella propria attività di produzione e vendita di biciclette.

Con 300 euro di capitale investito, l'utile non sarà più di 10 euro ma di 30. Togliendo i 16 euro di interessi, ai soci rimangono 14 euro: senza metterci un soldo di più, il rendimento per i proprietari della società è del 14%, e non più del 10%. Ecco, l'effetto-leva è proprio questo.

E se il prestito non fosse stato di 200 euro, ma di 500 euro? Più aumenta il ricorso al debito, più l'effetto leva aumenta e gli utili aumentano, nonostante gli oneri finanziari da pagare. Ma attenzione: questo meccanismo ha una rischiosità molto elevata, e non può essere portato avanti all'infinito.

Nel nostro esempio, abbiamo ipotizzato che la nostra attività di lti e vendita di biciclette continui a rendere il 10%, qualunque sia il capitale investito. Ma il mercato dei potenziali acquirenti di biciclette non è infinito: più se ne producono, più sarà difficile mantenere questa redditività, ad esempio perché si devono offrire sconti per vendere sempre più bici. E la redditività non sarà più, quindi, del 10%.

Sul fronte opposto, le banche non continueranno per sempre a prestarci denaro con un tasso dell'8%: più ci indebitiamo, più diventiamo un debitore "rischioso", e le banche cominceranno a chiedere tassi più alti per darci altro denaro.

Ecco perché i benefici dell'effetto-leva devono essere monitorati con attenzione, per evitare di esagerare: se il rendimento diventa sempre più basso e il costo degli interessi sempre più alto, prima o poi il secondo supererà il primo e indebitarsi ulteriormente genererà perdite, e non utili.

Ecco perché per le aziende è "sano" avere un leverage (rapporto tra capitale investito e mezzi propri) superiore a 1... ma senza esagerare.

Come funziona la leva finanziaria nel mercato finanziario?

L'altro contesto in cui possono essere sfruttati i benefici dell'effetto-leva è quello degli strumenti di investimento, in particolare i cosiddetti strumenti derivati come futures, opzioni...

In questo ambito, l'effetto-leva che significa? Significa che lo strumento finanziario che stai comprando segue gli alti e bassi di un altro titolo o di un indice, detto sottostante, ma moltiplicandolo per la "leva". Vediamolo anche qui con un esempio.

Se per esempio l'azione Enel registra un rialzo del 5%, acquistandola direttamente e investendo 100 euro tu hai un guadagno di 5 euro, il 5% appunto. Ma se compri un certificate a leva 7 e investi gli stessi 100 euro, tu non guadagni il 5% ma il 5% moltiplicato per 7, cioè il 35%. Insomma, ti arrivano in tasca 35 euro invece di 5. Bello vero?

Attenzione, però, perché vale anche il contrario: se Enel scende del 5%, con l'effetto-leva perdi molto di più di quanto avresti perso acquistando l'azione.

Ecco perché, come nel caso delle imprese, anche nel campo degli investimenti finanziari la morale è la stessa: la leva finanziaria offre opportunità interessanti... ma deve essere maneggiata con attenzione.