Flottante
Cos'è il flottante?
Il flottante è la quota di azioni di una società che è disponibile per essere liberamente negoziata sul mercato perché non risulta "bloccata", per diversi motivi, nelle mani dell'attuale proprietario. Per calcolare il flottante, quindi, dal totale delle azioni emesse vengono escluse quelle relative alle partecipazioni di controllo, quelle vincolate a patti di sindacato o quelle vincolate da clausole di lock up superiori a 6 mesi (per tutte queste eccezioni, ti consigliamo di consultare le relative voci del glossario).
Perché è importante il flottante?
Perché è un indicatore molto più preciso, rispetto al numero complessivo delle azioni o alla capitalizzazione, di quanto un'azione possa essere facilmente negoziata sul mercato. Se la maggior parte delle azioni è, per esempio, in mano a un unico azionista, chi ha in mano le azioni residue potrebbe avere molte difficoltà a trovare una controparte per venderle, oppure potrebbe riuscire a trovarla solo accontentandosi di un prezzo molto basso. Viceversa, un investitore interessato ad acquistare le azioni di quella società potrebbe faticare a trovare qualcuno che gliele venda, oppure si potrebbe ritrovare a pagarle molto più del previsto. In altre parole, un buon livello di flottante aiuta a evitare che il titolo sia di fatto non negoziabile, o che il suo prezzo oscilli in maniera eccessiva anche a fronte di poche richieste di acquisto o vendita.
Proprio per questo ruolo di "stabilizzatore" delle negoziazioni e del prezzo a cui sono effettuate, le Borse richiedono un livello minimo di "flottante" alle società, sia nel momento in cui richiedono la quotazione, sia successivamente per continuare a essere quotate. Sul listino principale di Piazza Affari, per esempio, il livello minimo di flottante richiesto per quotarsi (e per rimanere quotato) è del 25% del totale delle azioni della società.