Trade Republic alla prova

Analisi
Analisi
Trade Republic (https://traderepublic.com/it-it) è una società tedesca che offre esclusivamente servizi di deposito e negoziazione titoli – in Germania questo permette comunque di avere una licenza bancaria e Trade Republic ce l’ha. Se apri il conto Trade Republic non avrai, dunque, un bancomat, non potrai fare prelievi di contante, pagare bollette… i soldi che versi servono solo per investire tramite internet in strumenti finanziari.
I punti di forza di Trade Republic…
Tre sono i punti di forza della piattaforma. Primo: i costi ridotti. La promessa di Trade Republic è quella di farti investire a commissioni 0 su svariati strumenti finanziari: in realtà c’è sempre 1 euro da pagare per il recupero di “costi terzi”, ma le tue spese (oltre a eventuali balzelli fiscali) finiscono qua. 1 euro per ogni tipo di operazione è davvero pochissimo e si tratta di condizioni che sbaragliano ogni altra concorrenza sul mercato italiano. Secondo: puoi comprare frazioni di azioni, se il loro prezzo è superiore a quanto hai programmato di investire. È un’opzione consentita, però, solo per i cosiddetti “piani di risparmio”, ovvero per acquisti ricorrenti su alcune azioni – puoi programmare di puntare sulla stessa azione con cadenza quindicinale, mensile o trimestrale e a partire da soli di 10 euro d’investimento per operazione. Se vuoi comprare un certo titolo una sola volta non potrai comprarne delle frazioni. Terzo: la piattaforma è semplice da usare e i tempi di apertura sono rapidissimi (devi avere uno smartphone).
E i soldi non investiti?
I soldi non investiti vengono depositati su un conto di una delle banche partner di Trade Republic – o la filiale tedesca di Citigroup o la tedesca Solarisbank. Avrai, quindi, un conto con Iban che inizia per DE e sarai tutelato dal fondo interbancario di tutela dei depositi tedesco fino a 100.000 euro. Non sono previste al momento penalizzazioni per i soldi lasciati in giacenza e non investiti, ma occhio che si parla di “conto di transito” quindi Trade Republic potrebbe in qualche modo intervenire per farti investire la liquidità.
… e i suoi punti di debolezza
Ci sono, però, anche tre punti di debolezza. Primo: l’offerta di prodotti su cui puoi investire è limitata. In pratica puoi negoziare solo azioni, Etf e criptovalute. Non puoi investire in fondi d’investimento, obbligazioni, titoli di Stato, certificate… E l’offerta di azioni e Etf non è nemmeno così ampia. Per esempio, ci sono solo circa 90 azioni italiane acquistabili, mancano alcune azioni svizzere o belghe che consigliamo di acquistare – vedi Atenor (56,4 euro; Isin BE0003837540) e Bell Food (280,5 franchi svizzeri; Isin CH0315966322) – e per gli Etf la scelta è limitata a quelli emessi da sole 5 case di gestione – mancano, per esempio, quelli targati Invesco di cui consigliamo il prodotto per investire in oro, Invesco physical gold (161,26 euro; Isin IE00B579F325). Secondo: tutti gli investimenti vengono fatti su un listino tedesco chiamato LS Tradecenter (e l’offerta di prodotti è dunque limitata a quello che viene scambiato su questo listino). Significa, per esempio, che se compri un’azione francese non lo farai sul listino principale di Parigi, ma su LS Tradecenter. Come abbiamo detto più volte (vedi la rivista n° 1323) non è il massimo: più volte, in passato, abbiamo riscontrato problemi per chi acquista titoli non sul listino principale in caso di operazioni straordinarie, come un aumento di capitale. Terzo: Trade Republic è tedesca e non fa da sostituto d’imposta. Significa che tutti i calcoli per stare in regola col Fisco te li devi fare tu. Come visto sulla rivista n° 1447 non sono conti semplici, quindi comincia a mettere in conto il costo di un bravo commercialista per essere in regola con le imposte.
I costi di 1 euro non sono applicati agli acquisti fatti nel “piano di risparmio” (solo alla vendita).
Trade Republic dice che operare sul listino LS permette un risparmio in termini di costi occulti di spread denaro-lettera rispetto all’operare sui listini principali. Noi, però, abbiamo fatto qualche test a campione (per esempio sulle azioni Enel) e non abbiamo notato grandi differenze/risparmi sui prezzi proposti rispetto a quelli offerti da altre piattaforme per acquisti sui listini principali.
Il nostro giudizio
Ai limiti su visti dobbiamo aggiungere il fatto che Trade Republic riesce ad offrire a te queste condizioni incredibili perché si fa pagare da altre società – in pratica agli operatori cui gira i tuoi ordini affinché vengano eseguiti –delle commissioni che non fa pagare in te. Questa pratica è sotto la lente della Commissione europea: se ci fossero variazioni normative in tal senso, i costi per te cliente potrebbero aumentare. Alla luce di tale rischio e dei limiti su evidenziati, riteniamo che Trade Republic non sia un piattaforma adatta a gestire un portafoglio diversificato. Non te la consigliamo.
I “contributi” da operatori terzi sono quelli che permettono anche all’americana Robinhood di offrire trading a commissioni 0 (vedi nostra analisi sul n° 1424).
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