La base da cui partire: il conto corrente

Conto corrente
Conto corrente
tutto quello che il conto corrente può fare per te
Il conto corrente è lo strumento essenziale per gestire tutte le tue esigenze finanziarie: dall’accredito dello stipendio o della pensione, al prelievo di contante, dal pagamento delle bollette, all’invio di bonifici. Puoi collegarci servizi come il bancomat o la carta di credito, ma puoi usarlo anche come appoggio al cosiddetto deposito titoli, che è lo strumento necessario per fare investimenti finanziari. Sì, perché per fare investimenti in azioni, obbligazioni, fondi comuni, e così via, non devi aprire piattaforme esotiche con residenze all’estero: basta semplicemente fare tutto con la banca presso cui hai già il conto corrente. Quando apri il conto, puoi chiedere anche l’apertura del deposito titoli – in tanti casi si aprono contestualmente. Al momento dell’apertura del deposito titoli la banca ti sottoporrà un questionario per verificare la tua competenza finanziaria – non barare, è per tua tutela! – e ti chiederà che regime fiscale vuoi: se scegli l’amministrato, sarà la banca a gestire le incombenze fiscali legate agli investimenti e non dovrai inserire nulla (salvo rare eccezioni) nella dichiarazione dei redditi.
i rischi del conto corrente e del deposito titoli
Quali sono i rischi del conto corrente e del deposito titoli? Cominciamo dal primo. La banca ha la possibilità di accedere ai tuoi soldi sul conto per prestarli ad altri, investirli… Il rischio maggiore del conto corrente è, quindi, che la tua banca vada in difficoltà e non sia in grado di restituire il denaro che hai lasciato sul conto. Quali sono le probabilità che questo accada? Poche: i soldi sui conti correnti sono gli ultimi a essere toccati in caso di difficoltà della banca e comunque in Italia – ma anche in tutta Europa – esistono sistemi di garanzia e tutela dei soldi sui conti correnti (in particolare, fino a 100.000 euro per depositante). Anche nelle crisi bancarie più nere degli ultimi anni, i soldi sul conto corrente fino a 100.000 euro non sono mai stati toccati. E i rischi del deposito titoli? Sono ancora più ridotti: gli investimenti finanziari sono tuoi, la banca si “limita” a fare da custode e non può aggredirli in nessun modo per ripianare le sue perdite (a meno che tu non abbia azioni o obbligazioni emesse dalla banca stessa).
Come scegliere il conto corrente e il deposito titoli
Il conto corrente e il deposito titoli sono prodotti basilari, ma ciò non vuol dire che siano uguali da banca a banca. Devi scegliere su tre criteri. Primo: se ti va bene una gestione solo online o se hai bisogno di un riferimento “fisico”. Secondo: i costi, tenendo presente che i conti puramente online in genere costano meno rispetto ai conti con l’appoggio in filiale – questi ultimi a volte prevedono ancora l’applicazione di un canone di tenuta del conto. Terzo: i servizi. Non tutte le banche ti permetto di avere, per esempio, un libretto degli assegni, come non tutte le banche permettono di operare su diversi listini azionari – alcune ti fanno operare solo a Milano.
La patrimoniale sul conto corrente e sul deposito titoli
Lo Stato italiano prevede una mini imposta patrimoniale, chiama “imposta di bollo”, sui soldi che lasci sul conto corrente: è pari a 34,2 euro ogni anno se la giacenza media nell’anno è superiore a 5.000 euro. Se l’estratto conto è trimestrale, si controlla (e si addebita, nel caso) ogni trimestre. Sul deposito titoli, invece, l’imposta è pari allo 0,2% del controvalore degli investimenti presenti al momento dell’invio dell’estratto conto titoli. In pratica, se l’invio viene fatto una volta l’anno al 31/12, si andrà a vedere quanto valgono i tuoi investimenti (azioni, obbligazioni, ecc.) a quella data e si applica l’aliquota (se 10.000 euro, pagherai 20 euro). Non conta il valore medio nell’anno, ma solo la “fotografia” alla data di invio dell’estratto conto.
Attendi, stiamo caricando il contenuto