Meglio il certificato del conto deposito?

Certificati di deposito
Certificati di deposito
A distanza di qualche mese, sempre alla ricerca di nuovi prodotti interessanti in cui investire la liquidità, torniamo a fare il punto sui certificati di deposito, un prodotto che ha caratteristiche che lo rendono molto simile al conto deposito e per il quale, già tempo fa, avevamo notato un miglioramento delle condizioni offerte, in seguito all’aumento dei tassi. Per questa analisi ci siamo concentrati sui certificati a tasso fisso con scadenza 24 mesi, non perché per questi prodotti vogliamo consigliare una scadenza diversa rispetto a quella stabilita per i conti deposito, ma perché è quella per cui abbiamo trovato il maggior numero di offerte sul mercato.
I certificati di deposito sono dei titoli vincolati, emessi dalla banca, che, al termine del periodo di vincolo, si impegna a restituire la cifra pattuita. Nella maggior parte dei casi pagano una cedola.
I certificati di deposito con scadenze brevi, entro i 6 mesi, la durata massima che oggi consigliamo per investire la liquidità, sono una vera rarità quando ci sono, vuoi per l’importo minimo richiesto, vuoi per il rendimento offerto, sono praticamente fuori mercato. Un esempio? Bper che ti chiede un investimento minimo di 250.000 euro per sottoscrivere il certificato di deposito a 6 mesi o Banca di Imola che per lo stesso certificato ti offre lo 0,3% lordo annuo (0,22% netto).
Iniziamo subito col dire che il numero di certificati di deposito, rispetto all’ultima analisi, è aumentato, sintomo che le banche, soprattutto quelle che non hanno conti deposito al loro attivo, hanno deciso di inserire tra i prodotti offerti anche qualcosa per investire la liquidità. Il panorama, in termini di rendimenti proposti, però, resta molto variegato, come puoi vedere nella tabella “Certificati di deposito a 24 mesi a confronto”. C’è chi, come Banca di Imola, arriva a offrire il 4,2% lordo annuo sui certificati di deposito sottoscritti apportando nuova liquidità, e chi, invece, come Unicredit con MoneyBox CD, si ferma allo 0,1% lordo annuo, un tasso completamente fuori mercato, oggi.
A cosa fare attenzione prima di sottoscrivere
Può darsi che la tua banca ti abbia proposto di investire la liquidità in un certificato di deposito: prima ancora di considerare la questione rendimento, che affronteremo più avanti nel testo, ti indichiamo alcune cose a cui fare attenzione. Primo, i costi. Come puoi vedere nella colonna “costi” della tabella, ci sono spesso delle spese – non ci riferiamo al bollo di legge, ma tutti quei balzelli che la banca applica a vario titolo, gestione rapporti, invio documentazione ecc…- e possono essere anche salati. Secondo, la possibilità di svincolo anticipato. Spesso non è prevista, e, se c’è comporta delle penali sui rendimenti spesso importanti. Infine, e questo riguarda la categoria, non abbiamo trovato prodotti che puoi sottoscrivere solo online, con tutto ciò che ne consegue, “gita” in banca compresa.
Passiamo quindi a valutare i rendimenti: è vero che in molti casi le banche li hanno alzati, ma senza portarli al livello delle migliori offerte sui conti deposito vincolati. Un esempio: ViViConto Extra 24 mesi ti dà il 5,5% lordo annuo (4,07% netto; il bollo è a carico tuo, puoi aprirlo online,non svincolabile), l’1,3% annuo lordo in più rispetto al miglior certificato di deposito. Un altro esempio? Conto deposito Cherry vincolato 24 mesi ti dà il 5% lordo annuo (3,7% netto; il bollo è a carico tuo, puoi aprirlo online, riservato ai correntisti), lo 0,8% annuo lordo in più rispetto al miglior certificato di deposito.
Per tutti i motivi elencati in precedenza, i consigliamo di preferire i conti deposito, anche per la durata: è ancora meglio non vincolare il proprio denaro per anni, e le scadenze proposte dai certificati di deposito sono troppo lunghe. Per il momento è meglio non superare i 6 mesi – a pagina 13 e sul sito trovi i prodotti consigliati. n
Certificati di deposito a 24 mesi a tasso fisso a confronto |
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Banca | Prodotto | Cedola | Tasso annuo lordo | Tasso annuo netto | Possibilità di rimborso anticipato | Costi |
Banca d’Alba | Certificato di Deposito 24 Mesi Denaro fresco | Annuale | 2,50% | 1,85% | Sì, con penale (diminuzione della cedola del 2%) | 28 euro (commissione di gestione del rapporto) |
Banca Centro Calabria | Certificato di deposito nominativo | No | 0,75% | 0,56% | No | 3 euro (spese di rimborso ultima cedola), 1,5 euro (comunicazioni periodiche cartacee) |
Banca di Credito Popolare | Certificati a Tasso Fisso | -1 | 0,50% | 0,37% | No | - |
Banca di Imola | Certificato di deposito nuova liquidità | No | 4,20% | 3,10% | No | - |
Banca Popolare di Lajatico | Certificato deposito tasso fisso | Semestrale | 0,30% | 0,22% | Sì, con penale (66% del rendimento) | 2 euro (spese di rimborso cedola), 2 euro (spese di rimborso ultima cedola) |
Banca Popolare pugliese | Certificato di deposito | Semestrale | 3,50% | 2,59% | Sì, con penale (interessi 0%) | 10 euro (estinzione) |
Bcc del Garda | CD 24 mesi tasso fisso soci/non soci | Semestrale | 3,4/3,3% | 2,52/2,44% | Sì, con penale (diminuzione del rendimento 1%) | 10 euro (commissione gestione rapporto), 1,5 euro (comunicazioni periodiche cartacee), 1,5 euro (altre comunicazioni) |
Bper | Certificati di deposito a tasso fisso | Semestrale | 3,25/3,4% (2) | 2,4/2,52% | No | 6,25 euro (costo estinzione certificato), 0,9 euro (comunicazioni periodiche) |
Carifermo (*) | Certificati di deposito nominativi | Semestrale | 2,35% | 1,74% | No | 5 euro (stampa modulo) |
Mediobanca (3) | CD a tasso fisso | Annuale | 3% | 2,22% | Sì, dopo 365 giorni, con penale (interessi 0%) | - |
Unicredit | MoneyBox CD | No | 0,10% | 0,07% | No | 0,6 euro (invio documenti cartacei), 0,34 euro (recupero spese postali) |
Condizioni rilevate online il 31/10/2023. (1) Sono disponibili sia con cedola, sia senza. (2) Tassi riconosciuti per importi minimi di 10.000/250.000 euro. (3) Si possono comprare anche tramite Che Banca! (*) Importo minimo 15.000 euro. La tutela certificati di deposito è in capo al Fondo Interbancario di tutela dei depositi: garantisce la restituzione del capitale fino a 100.000 euro a depositante. La tassazione degli interessi è il 26% e l’imposta di bollo applicata è lo 0,2%. Gli importi per sottoscrivere i certificati di deposito vanno dai 1.000 euro in su. |
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