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Grecia agli sgoccioli

Data di pubblicazione  19 giugno 2015
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Mentre i greci si mettono in coda agli sportelli delle banche, temendo il fallimento della Repubblica ellenica, la Banca centrale europea indice una riunione d'emergenza del consiglio direttivo per decidere del futuro della Grecia. Le prossime ore si annunciano cruciali per il Paese e potrebbero avere gravi conseguenze sull'andamento dei mercati e sui tuoi risparmi. Qui ti diciamo come difenderli e, se non temi il rischio, anche come guadagnarci.
Le trattative per evitare un default greco continuano e i nervi sono tesi. La posta in gioco, però, non è simmetrica: Atene ha tutto da perdere da un fallimento, l’Europa è ora protetta dal “salvagente” di Draghi e ha buone possibilità di limitare i danni di un crollo della Grecia a poche ammaccature e a un periodo tutto sommato limitato.
In questo contesto Tsipras ha usato sempre più spesso la parola “onore” come a far intendere di avere bisogno di una soluzione che tenga insieme il suo partito e non scontenti troppo gli elettori greci che non amano i tagli proposti; la Merkel dal canto suo mostra di voler mediare, stretta tra i falchi del suo Paese e la volontà di passare alla storia come statista. Per questi motivi la soluzione alla crisi è molto più politica che tecnica, anche alla base della sua riuscita duratura sta il ritorno a un saldo positivo tra entrate e uscite dello Stato greco (senza necessariamente pesare nel conto le spese per gli interessi sul debito).
 
Scenario 1: gioventù bruciata giù dal dirupo
Se la Grecia non riesce a ottenere gli aiuti europei il rischio di un default è reale, al di là di nuovi cavilli legali che potrebbero far formalmente slittare la data. E sui mercati che accade? Senz’altro qui diviene cruciale la batteria di armi messa da parte da Mario Draghi, in primo luogo gli acquisti autorizzati di titoli di Stato da parte della Bce. Questo dovrebbe scongiurare un aumento degli spread tra Nord e Sud Europa e che finanziariamente il Vecchio continente vada in torsione spaccandosi lungo la linea delle Alpi e dei Pirenei. Ovviamente non devi aspettarti che tutto vada a posto in un amen, anche perché lo scenario è davvero una novità per tutti e ci possono essere sorprese. E poi i mercati potrebbero voler mettere alla prova la forza di Draghi e ci saranno giornate buie. Poi la situazione dovrebbe rasserenarsi. In particolare restano comunque sul piatto altri problemi, soprattutto sul fronte valutario. Uno tra tutti è la situazione del dollaro Usa: il biglietto verde è, infatti, arrivato a un livello di cambio con l’euro accettabile, ma ovviamente non si è impuntato su un valore preciso e continua a salire e scendere. Ad esempio, dopo che la Banca centrale Usa ha detto che il rialzo dei tassi sarà comunque più lento e prudente del previsto il dollaro è sceso. Le Borse europee non l’hanno presa bene, perché dollaro giù vuol dire anche euro su e gli esportatori ne soffrono. Se anche la Grecia potrà essere riassorbita, restano, quindi queste incognite. Viceversa un dollaro che si dovesse rafforzare potrebbe drenare denaro dai Paesi Emergenti e creare qualche problema su quei mercati, anche se non devi aspettarti una situazione drammatica come quelle accadute in passato in casi analoghi, perché oggi sono Paesi più sani di un tempo (in Fondi Comuni di maggio ne abbiamo parlato lungamente, vedi qui e qui). Per Atene la situazione sarà ovviamente drammatica e la Banca centrale ellenica ha messo in conto una uscita del Paese dall’euro e dalla stessa Ue. Uno scenario argentino è assai probabile e, lo ricordiamo, Buenos Aires non si è ancora del tutto ripresa dal default di ben quindici anni fa. Se la situazione nazionale dovesse precipitare e molti greci emigrare in altri Paesi europei non sono escluse conseguenze politiche di ampio respiro.
 
Scenario 2: l’inferno può attendere
Nel caso di una soluzione positiva i mercati tireranno il fiato. Attento: probabilmente lo faranno per un po’, ma non per sempre, perché è lecito dubitare che la soluzione trovata sia duratura e lungimirante e perché, comunque i mercati hanno corso tanto negli ultimi anni e lo spirito è comunque meno solido di un tempo (vedi quanto abbiamo detto sopra sulla situazione dei cambi). In ogni caso restare investito ti porterà bene.
 
COSA FARE SECONDO GLI SCENARI
 
Che puoi fare?
Pro
Contro
 
La Grecia fa default
 
Disinvesti e metti in un conto di deposito
Sterilizzi ogni rischio
Paghi fino al 2% di spese e puoi sbagliare momento per rientrare nei mercati e farlo a un costo alto
 
Porti pazienza e non tocchi i tuoi investimenti
Non costa nulla e non è difficile da attuare
Anche se non ci sarà uno scenario alla Lehman potresti subire perdite per mesi
 
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La Grecia si accorda con l’Europa
 
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Molti scommettono su un rialzo di Atene
Ti porti a casa delle banche greche, non sai che sorprese ti porterai a casa coi loro bilanci.
 
 
(1) 1,029 euro, Isin DE000SG409N9; (2) 44,25 euro, Isin DE000SG409M1; (3) 1,02 euro, Isin FR0010405431.