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Gratta gratta...

Data di pubblicazione  14 gennaio 2008
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...e prima o poi arrivi alla carne viva. Questa l'impressione che potrebbero avere i risparmiatori italiani se si arriverà davvero ad uniformare la tassazione delle rendite finanziarie al 20%, abbassando il 27% che si paga sui conti correnti e sui depositi, ma soprattutto alzando il 12,5% che si paga su tutte le altre attività finanziarie.

...e prima o poi arrivi alla carne viva. Questa l'impressione che potrebbero avere i risparmiatori italiani se si arriverà davvero ad uniformare la tassazione delle rendite finanziarie al 20%, abbassando il 27% che si paga sui conti correnti e sui depositi, ma soprattutto alzando il 12,5% che si paga su tutte le altre attività finanziarie. Eh sì, dopo un 2007 non particolarmente generoso, se nel 2008 potremo godere di una ripresa dei mercati, a partire da giugno (questa la data proposta per la revisione della tassazione sulle rendite finanziarie), lo Stato si appresta a condividere in maniera un poco più massiccia le bricioline che dovessero cadere sul tavolo di tutti risparmiatori, grandi o piccoli che siano. In Ultime analisi trovate un approfondimento sul tema in cui vi mostriamo chi potrebbe perdere (investimenti in azioni, BoT, fondi comuni) e chi potrebbe guadagnare (conti correnti e conti di deposito, ma solo quelli, vedi anche il grafico qui sotto) da una simile riforma che sembra essere all'agenda della maggioranza di governo proprio questa settimana. La tassazione al 20% riguarderà solo i guadagni a partire da giugno o sarà addirittura retroattiva? Queste e molte altre domande infiammeranno il dibattito. Ma a noi preme una questione ancora più importante: sarà uniformata al 20% anche l'aliquota sui guadagni dei fondi pensione, oggi all'11%. Dopo aver fatto di tutto per convincere gli italiani a spostare la loro liquidazione nei fondi pensione (senza la possibilità di riportarla più indietro) hanno per caso intenzione di spremere denaro anche da questi?

MA QUALCUNO POTREBBE APPROFITTARNE

Portare al 20% la tassazione sulle rendite finanziarie comporta un aumento delle aliquote per la maggior parte dei prodotti. I conti di deposito, però ne trarranno vantaggio.