Fiscoscommesse
Data di pubblicazione 09 giugno 2011
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Attenzione, attenzione, è in arrivo una manovra di aggiustamento dei conti dello Stato da 45 miliardi di euro che tradotti sono quasi 90.000 miliardi delle vecchie lire. Ricordate la "manovrona" Amato di quasi 20 anni fa? Siamo lì lì come importi. Solo che nel frattempo l'inflazione ha eroso il valore del denaro e 45 miliardi di euro sono molto meno dei soldi della manovra Amato.
Attenzione, attenzione, è in arrivo una manovra di aggiustamento dei conti dello Stato da 45 miliardi di euro che tradotti sono quasi 90.000 miliardi delle vecchie lire. Ricordate la "manovrona" Amato di quasi 20 anni fa? Siamo lì lì come importi. Solo che nel frattempo l'inflazione ha eroso il valore del denaro e 45 miliardi di euro sono molto meno dei soldi della manovra Amato. Soprattutto questa stangata da oltre 2.350 euro a famiglia non ci piomberà in testa in un solo colpo, ma scaglionata, da qui al 2014, con una partenza lenta (2,5 miliardi nel 2011, 4 o 5 nel 2013) per poi quintuplicare fino a 20 miliardi l'anno nel 2013 e 2014, cioè dopo le prossime elezioni, perché, lo sanno anche i trulli che non si stanga l'elettore quando le urne si stanno per aprire. Come sarà composta questa manovra? Finché non saremo certi di cosa approverà il parlamento si accettano scommesse. Per ora si è parlato di un aumento dell'Iva, sulla scia di quanto hanno fatto di recente in Gran Bretagna e qualche anno fa in Germania. Ma sono sul piatto pure contenimenti dei costi, soprattutto nella sanità, anche se restano difficili da immaginare per il bel Paese misure forti come quelle attuate da Atene che ha tagliato pure pensioni e stipendi. Fatto sta che c'è da augurarsi che il governo non si perda per strada: il medico pietoso fa la piaga purulenta, ma soprattutto non è possibile come si è fatto in passato, aspettare sempre che sia l'Ue a imporci lacrime e sangue. Le recenti minacce di Fitch al rating Usa sono un chiaro segnale che oggi non c'è più pietà per nessuno.