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Tremonti tassa il fai da te?

Data di pubblicazione  04 luglio 2011
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Tremonti sta portando avanti tra dialettiche vivaci una manovra da 47 miliardi e qui ci preoccupano le misure che toccheranno i risparmiatori.
Tremonti sta portando avanti tra dialettiche vivaci una manovra da 47 miliardi e qui ci preoccupano le misure che toccheranno i risparmiatori. Se ne sono proposte (e ritrattate) tante, dallo 0,15% sulle transazioni finanziarie, all’aumento dal 12,5% al 20% delle tasse sui guadagni da investimento, all’aumento delle imposte di bollo sul conto titoli. Ognuna ha un effetto e un peso diverso. In particolare la proposta di un aumento delle imposte di bollo sul conto titoli a 120 euro l’anno (oggi siamo a 34,2 euro), che diventano, dal 2013, ben 150 euro per depositi inferiori ai 50.000 euro e 380 euro per depositi oltre i 50.000 euro suona come una vera e propria tassa sul fai da te in azioni e obbligazioni e, implicitamente, come un regalo al mondo delle banche invogliando ad esempio gli investimenti in conti di deposito sui cui guadagni caleranno le tasse. Preoccupano anche gli effetti distorsivi di mantenere una tassazione al 12,5% anziché al 20% per i titoli di Stato italiani. Una forma di bonus che il Tesoro ci concede per proteggere i suoi interessi, ma che lede la concorrenza tra i titoli. Perché io, italiano, devo essere tassato di più su un bund tedesco, anziché su un BTp? Già i bund rendono poco se poi li si tassa anche di più sarò ancora meno tentato di prenderli. E questo è solo un esempio. E voi, che cosa ne pensate della manovra? Vogliamo raccogliere le vostre idee scriveteci a tassesino@altroconsumo.it.