…a man bassa, le azioni sono in saldo! Questo è più o meno il messaggio che troverete in questo numero di Soldi Sette dopo che la bufera estiva ha strapazzato le quotazioni di un gran numero di titoli. Il problema è che i venti di bufera hanno soffiato con una forza tale che alcune azioni, pensiamo alle banche italiane, stanno quotando a prezzi di saldo, assai inferiori rispetto al valore stesso del loro patrimonio, ossia dei soldi che si potrebbero intascare da una eventuale liquidazione immediata di baracca e burattini. In Detto tra noi facciamo il punto su quali titoli del settore potete acquistare, mentre qua e là per la rivista vi raccontiamo le principali novità degli ultimi tempi e gli spiragli di investimento che si aprono, come ad esempio il rinnovato interesse dei conti di deposito ora che si parla di uniformare al 20% la tassazione di tutte le attività finanziarie. Ovviamente la risalita non è dietro l’angolo, ma il grosso dovrebbe essere passato, a meno che non arrivino nuove inattese brutte notizie. Se guardate il grafico le azioni americane hanno preso a scendere per la terza volta di fila in dieci anni dopo altrettanti picchi. Ora l’indice S&P500 è ancora intorno a quota 1200, ma secondo l’analisi tecnica (quell’analisi finanziaria basata sui grafici) se l’arrivo di brutte notizie dagli Usa lo facesse crollare di altri 300 punti e sfondare quota 800, allora nulla sarebbe in grado di fermare la sua inarrestabile discesa indietro anche di 25 anni. Fantafinanza? Può darsi, ma è meglio tenere conto di qualsiasi elemento che può fornire campanelli d’allarme!
TRE MONTI
La Borsa Usa è al terzo crollo di fila, se dovesse scendere sotto i minimi di tre anni fa la situazione secondo alcuni potrebbe ben presto degenerare. Meglio stare attenti.