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Fantasie

Data di pubblicazione  19 dicembre 2011
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"Depressione come negli anni Trenta!”. Queste le parole uscite settimana scorsa dalla bocca della capa del Fmi, Christine Lagarde, che ha paventato il rischio di anni bui.
"Depressione come negli anni Trenta!”. Queste le parole uscite settimana scorsa dalla bocca della capa del Fmi, Christine Lagarde, che ha paventato il rischio di anni bui. E se la Lagarde ha gettato benzina sul fuoco della paura l’agenzia di rating Fitch ha assestato un bel colpo a Bank of America, Barclays, Bnp Paribas, Credit Suisse, Deutsche Bank e Goldman Sachs, tagliando il suo giudizio circa la loro affidabilità. Insomma, per i risparmiatori il purgatorio sembra destinato a non finire e in questo contesto lingotti e materassi sembrano poter rivaleggiare solo con i conti correnti. Ma, attenzione, perché se ci fosse una crisi di sistema anche il canotto di salvataggio della liquidità costituito da conti correnti e conti di deposito potrebbe rivelare qualche buco, per lo meno in assenza di interventi mirati da parte della Bce. Molti dormono sonni tranquilli pensando che tanto c’è il fondo interbancario di tutela dei depositi. Abbiamo spulciato i suoi conti. Beh, al 30 giugno 2010 c’erano da assicurare conti correnti per 470 miliardi di euro, ma la garanzia ammonta a circa… 1,8 miliardi, meno male raddoppiabili. Lo 0,4% dell’intero importo. Il che è più che sufficiente per interventi sulla Banca Valle d’Itria e Magna Grecia o sul Banco di Tricesimo di cui il fondo si è effettivamente occupato in passato, ma ci pare poco se una maxicrisi colpisse qualche big come Intesa o Unicredit. Come difendervi? Ve ne abbiamo parlato nei numeri 956, 957 e 959. Per ora si tratta di fantasie. Godetevi queste feste e passate un Natale sereno!