La crisi che verrà…
Data di pubblicazione 16 aprile 2012
Tempo di lettura: ##TIME## minuti
Alla fine lo spread,che in precedenza era volato alle stelle, è un po’ calato. Tuttavia la tensione resta alta, giusto perché ognuno possa sentire su di sé la spada di Damocle di una crisi prossima ventura in seno alla zona euro.
Alla fine lo spread,che in precedenza era volato alle stelle, è un po’ calato. Tuttavia la tensione resta alta, giusto perché ognuno possa sentire su di sé la spada di Damocle di una crisi prossima ventura in seno alla zona euro. Sono tempi duri quelli che stiamo vivendo, con molti sforzi richiesti alle famiglie italiane che già sono alle prese con l’aumento dell’Iva e che presto dovranno pagare la nuova Imu sulla casa. Eppure, a volte, si ha l’impressione che dall’estero tutta questa fatica e questo impegno neppure si veda. Sfugge ai giornali e sfugge all’investitore medio che li legge. Non sfugge, probabilmente, agli esperti della finanza che danno ordini di acquisto e vendita sui titoli italiani e che sfruttano questo caos mediatico per fare soldi alle spalle dell’investitore medio, grazie a un mercato, quello dei BTp, che, essendo assai liquido offre più opportunità di guadagno rispetto a quello dei bonos spagnoli. Finirà male? Noi restiamo fiduciosi che tutte queste pressioni abbiano un effetto benefico: il fatto che i mercati tengano stretta la loro presa sul Bel Paese è un invito a non deviare dalle buone intenzioni, soprattutto ora che si parla di competitività. Ricordiamo, comunque, che per prepararci al peggio abbiamo da tempo creato un dossier che trovate al link www.altroconsumo.it/finanza/crisi. Come accade per gli estintori, in caso di necessità basta rompere il vetro (cioè cliccare sul link) e servirsene.