Bang, bang, sbarabang!
Data di pubblicazione 14 maggio 2012
Tempo di lettura: ##TIME## minuti
Se l’euro esplode in mille pezzi, chi ne raccoglierà i cocci? E se ci sono banche Usa che han dichiarato 2 miliardi di perdite siamo sicuri che non ci siano altre sorpresine nascoste qua e là nei bilanci di altre banche americane?
Se l’euro esplode in mille pezzi, chi ne raccoglierà i cocci? E se ci sono banche Usa che han dichiarato 2 miliardi di perdite siamo sicuri che non ci siano altre sorpresine nascoste qua e là nei bilanci di altre banche americane? Sulla scia di domande come queste, prive al momento di una risposta precisa e, proprio per questo inquietanti, i mercati settimana scorsa hanno continuato a far venire il mal di mare a tutti. I timori sull’Italia restano e non è detto che i soldi rientrati dalla Svizzera con gli scudi fiscali non riprendano il loro esodo verso Lugano. Il governo per questo sembra pronto a correre ai ripari e a accettare il sistema Rubik, ossia quel modello di accordi che già Londra e Berlino hanno stretto con Berna. Il succo? Roma si impegna a farsi andar bene il segreto bancario elvetico e in cambio la Svizzera farà da sostituto d’imposta per l’Italia. Se ne avvantaggerebbero tutti. Gli elvetici salvaguardano il loro business bancario prosperato sul riserbo. Lo Stato italiano incassa le tasse sui guadagni di parte dei soldi sottratti alle mani di Equitalia. Gli evasori fiscali pagano sì un dazio sui guadagni, ma si vedrebbero la Svizzera confermata come luogo sicuro, nonostante il sistema Rubik preveda un modesto scambio di informazioni antievasione. Per chi porta legalmente i soldi in Svizzera non cambia nulla (noi vi abbiamo già detto da tempo come si fa e lo potete trovare qui: www.altroconsumo.it/finanza/crisi).