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Lampi di fulgida gloria…

Data di pubblicazione  10 settembre 2012
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…o miseri fuochi di paglia? L’euforia che i mercati han vissuto dopo la decisione della Bce di mettere il bazooka degli acquisti illimitati nel suo arsenale sarà presto messa alla prova.
…o miseri fuochi di paglia? L’euforia che i mercati han vissuto dopo la decisione della Bce di mettere il bazooka degli acquisti illimitati nel suo arsenale sarà presto messa alla prova. Solo allora si scoprirà se Mario Draghi ha salvato l’Europa o se tutto si risolverà nel solito flop come è già accaduto per le iniezioni di liquidità degli scorsi mesi. Ma andiamo per gradi: la Bce ha deciso che, se le sarà chiesto di frenare gli spread, acquisterà sul mercato, senza limiti di importo, titoli di Stato con scadenza residua tra 1 e 3 anni, rinunciando al contempo ai propri “privilegi” di creditore in caso di fallimento. Ci sono, però, delle condizioni. La Bce lo farà solo se lo Stato in difficoltà firmerà un patto col fondo salva-Stati che preveda manovre “lacrime e sangue” e monitorerà il rispetto degli obiettivi di risanamento minacciando di chiudere i rubinetti al primo segno di cedimento del rigore. Anche se questa settimana la Corte costituzionale tedesca darà il via libera al nuovo fondo salva-Stati, necessario complemento all’azione della Bce, è evidente che la scelta di Draghi non chiude la partita. Sarà, infatti, necessario che i governi dei Paesi in difficoltà facciano la loro parte mostrandosi all’altezza delle richieste della Bce. È scontato? Null’affatto: pensate solo alle incognite del dopo-Monti qui da noi. Insomma: quanto fatto fin qui è condizione necessaria perché l’Europa sopravviva, ma non è sufficiente.