Evvai! Giù per la scarpata!
Data di pubblicazione 15 ottobre 2012
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No, non è l’urlo delle gare di slittino del prossimo gennaio, ma è una preoccupazione viva negli Usa dove per scarpata si intende il fiscal cliff, il doppio appuntamento che aspetta la nuova amministrazione che uscirà vincente dalle elezioni.
No, non è l’urlo delle gare di slittino del prossimo gennaio, ma è una preoccupazione viva negli Usa dove per scarpata si intende il fiscal cliff, il doppio appuntamento che aspetta la nuova amministrazione che uscirà vincente dalle elezioni. Tra poco scadono, infatti, le agevolazioni fiscali nate con Bush oramai dieci anni fa e sul cui rinnovo Repubblicani e Democratici faticano ad accordarsi. In assenza di provvedimenti ad hoc il contribuente americano rischia di pagare più tasse. Da noi alzare le tasse è un’abitudine, ma negli Usa, solo il pensiero evoca l’immagine di una mostruosa rupe Tarpea… un fiscal cliff. Tanto più che in assenza di un nuovo aumento del tetto del debito pubblico il governo corre il rischio di tagliare spese e stipendi. Aumenta le tasse e sforbicia le spese ed ecco servita una bella recessione. Ecco perché la scelta del nuovo presidente spacca tanto gli americani. Con questa spada di Damocle sopra la testa (ma non è l’unica, vedi in Detto tra noi) meglio restare prudenti, per cui la nostra strategia di inserire bond polacchi (un’economia che sta andando bene) e svedesi (giudicati solidissimi, quasi rifugio) per stabilizzare i vostri risparmi ci sembra azzeccata. E non modifichiamo neppure il tetto al 20% di BTp nei vostri risparmi. Se siete, però, già sotto questo tetto: guardate dove vi parliamo del BTp Italia. Quello in emissione questa settimana è un buon affare.