Tobin tax: beffati e tassati
Data di pubblicazione 29 ottobre 2012
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Sotto l’alto patronato di Bruxelles undici Paesi europei stanno per varare una tassa sulle transazioni finanziarie. È la famosa Tobin tax invocata da chi identifica la finanza col male e temuta da chi ne ha visto l’esito disastroso in Svezia anni or sono. L’Italia, che se si tratta di spremere il contribuente non è seconda a nessuno, è sulla buona strada per approvare questo balzello in tempi record e colpire le compravendite di azioni e derivati già da gennaio.
Sotto l’alto patronato di Bruxelles undici Paesi europei stanno per varare una tassa sulle transazioni finanziarie. È la famosa Tobin tax invocata da chi identifica la finanza col male e temuta da chi ne ha visto l’esito disastroso in Svezia anni or sono. L’Italia, che se si tratta di spremere il contribuente non è seconda a nessuno, è sulla buona strada per approvare questo balzello in tempi record e colpire le compravendite di azioni e derivati già da gennaio. In pratica dal 2013 quando acquisterai 10.000 euro di azioni ben 5 tintinneranno rotolando nelle casse dello Stato. L’Erario ti ringrazierà, fiducioso che continuerai a investire nonostante la nuova gabella. Anzi, magari verrà pure a dirti di sentirtene confortato, perché si tratta di una misura volta a punire quei Barbablù delle banche che sulle compravendite di titoli ci campano. Bugia! Grossa bugia! Gira infatti voce che l’unione Europea potrebbe imporre un limite alla Tobin tax escludendo tutte le transazioni intraday (cioè quelle che si aprono e chiudono nella stessa giornata). Ora, a meno che tu non sia uno smanettone che passa ore a operare in Borsa con un broker online, sai che esentare gli intraday è un modo furbo per esentare le banche. Noi a questo punto chiediamo che non passi questo concetto. Già la Tobin tax sarà una nuova ferita al risparmio, ma che almeno ci sia risparmiata la beffa.