Imu: che paura!
Data di pubblicazione 17 dicembre 2012
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Vuoi perché lo spread ha ripreso a urlare, vuoi perché si avvicinano le elezioni con le incertezze sul futuro che comportano, fatto sta che il morale dei rispar-miatori è a terra.
Vuoi perché lo spread ha ripreso a urlare, vuoi perché si avvicinano le elezioni con le incertezze sul futuro che comportano, fatto sta che il morale dei rispar-miatori è a terra. L’indice Soldi Sette sulla fiducia dei risparmiatori è, infatti, crollato da 97,5 a 83,6, in area di deciso pessimismo (ricordiamo che va da zero, pessimismo più nero a 200, ottimismo più sfre-nato e che il livello di 100 indica una sostanziale in-differenza circa il futuro). A peggiorare sono quasi tutti i sottoindici: quello relativo alla voglia di investi-re è sceso da 107 a 103, quello relativo alla voglia di acquistare azioni è sceso da 102 a 98,5 e quello sull’acquisto di immobili è calato da 100,2 a 98,3. Solo l’indice che misura l’interesse per i bond è salito, por-tandosi a 106,5 da quota 103,2. Sembrerebbe indicare voglia di investimenti sicuri, quali sono, nella mente di tutti, i bond. Ma come mai questa “voglia” non ha riguardato anche gli immobili, in passato porto fran-co per chi mette fieno in cascina? Perché l’indice rela-tivo è sceso seppur di poco sotto quota 100 per la prima volta in 10 anni di rilevazioni? Il crollo delle vendite di case (-23,6% in un anno) potrebbe essere una spiegazione, ma anche l’inasprimento delle tasse sulla casa, con lo spauracchio dell’Imu, deve aver contribuito non poco, soprattutto se si tiene conto che l’ultima rilevazione è avvenuta a ridosso del pa-gamento dell’ultima rata. Investire in immobili costa forse troppo in termini di tasse. Noi dal canto nostro vi confermiamo ancora la nostra idea per cui non è venuto il momento di puntare sul mattone.