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La pelata

Data di pubblicazione  01 luglio 2013
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È stata Mediobanca, per anni soprannominata il “salotto buono” della finanza de noantri, a lanciare l’allarme sulla tenuta dell’Italia. L’ha fatto col suo stile snob attraverso uno studio pubblicato dalla sede londinese e diffuso tra la clientela “che conta”: tempo sei mesi e l’Italia è in bancarotta.
È stata Mediobanca, per anni soprannominata il “salotto buono” della finanza de noantri, a lanciare l’allarme sulla tenuta dell’Italia. L’ha fatto col suo stile snob attraverso uno studio pubblicato dalla sede londinese e diffuso tra la clientela “che conta”: tempo sei mesi e l’Italia è in bancarotta. Questa la sintesi. Le motivazioni, quelle riportate dalla stampa, non sono nuove: se l’Italia non ricomincia a crescere non riuscirà più a pagare i suoi debiti e il rimborso dei BTp subirà un “taglio di capelli”, una gergalità tricobritannica per dire che chi ha comprato titoli di Stato italiani si vedrà restituita solo una parte di quanto originariamente investito. Che mazzata! Anche perché di BTp le nostre banche ne han pieni i forzieri e se lo Stato non restituisse tutto… mi fermo qui con i tricoscenari. Te lo dico subito, non ci credo! Nonostante l’Italia ci metta molto del suo per alimentare queste tricofantasie - ad esempio il rinvio dell’aumento dell’Iva quanto ci costa? e quello dell’Imu? e dove li piglieremo poi i soldi? - non credo che l’Italia fallirà e neppure le nostre banche a ruota, a pagina 12 e 13 trovi più dettagli sul perché. Certo però che non voglio che tu ti trovi impreparato a un evento catrastofico come questo. Non succederà nulla, ma prevenire è meglio che curare: metti al sicuro il tuo patrimonio.