Uno spettro…
Data di pubblicazione 15 luglio 2013
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…si aggira per l’Europa. È quello delle insolvenze. Dalla crisi americana dei subprime in poi, tra un default greco e una ristrutturazione cipriota, non si è parlato d’altro.
…si aggira per l’Europa. È quello delle insolvenze. Dalla crisi americana dei subprime in poi, tra un default greco e una ristrutturazione cipriota, non si è parlato d’altro. Ora siamo in un momento di calma apparente, a tal punto che il recente declassamento dell’Italia da parte di S&P non ha scatenato la solita ridda di voci e preoccupazioni. La calma, però, è, come dicevamo, apparente e lo spettro è sempre là. Si è parlato, ad esempio, in questi giorni di Deutsche Bank (titolo che noi da tempo ti consigliamo di vendere) e dei cosiddetti “crediti nascosti” della banca tedesca. In sostanza di tutti quegli artifici contabili che, pur restando dentro i limiti della legalità, secondo Bloomberg avrebbero nascosto parte della situazione debitoria della banca. Oggi Deutsche Bank sarebbe una delle banche più “sbilanciate” in Europa con un euro di patrimonio ogni 29 di “impegni”. Permangono le voci per cui la situazione delle banche tedesche non è buona come quella dello stato teutonico. In tutta questa ridda di supposizioni noi abbiamo da tempo preferito tagliare la testa al toro. Evita di avere in tasca obbligazioni bancarie. È una misura di prudenza che devi applicare anche se ti tocca vendere in perdita questi titoli. Meglio non correre il pericolo. Se investi in azioni e sei quindi disposto a correre qualche rischio pur di spuntare rendimenti interessanti ricorda che l’unica azione bancaria all’acquisto è Intesa Sanpaolo e te la consigliamo solo per investimenti da qui a 20 anni, limite temporale valido per qualsiasi azione italiana.