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Paura del piano B

Data di pubblicazione  19 maggio 2014
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Doccia fredda della settimana: la ricchezza italiana, anziché tornare a crescere, continua ad andare a rotoli (-0,1% nel primo trimestre).
Doccia fredda della settimana: la ricchezza italiana, anziché tornare a crescere, continua ad andare a rotoli (-0,1% nel primo trimestre). Poca roba ma è anche un chiaro segnale che non sono bastati anni di caduta per dare per scontato un sonoro rimbalzo. Il governo, però, sul fatto che nel 2014 ci sia un barlume di ritorno alla crescita ci ha costruito tutta la sua credibilità, perché è da lì che tira fuori buona parte delle risorse per gli 80 euro in busta paga. Se salta la crescita, e non saltano gli 80 euro promessi, rischiano, a questo punto, di saltare i conti. Un macello. E allora uno spettro si aggira per i salotti buoni dei ministeri, quello della patrimoniale. Difficile pensare a una manovra mostro da 400 miliardi come ipotizzato dall’opposizione, ma visto che girano stime per cui la ricchezza degli italiani sia pari a 3.670 miliardi, non è difficile pensare che una patrimoniale dell’1% (3,67 miliardi di gettito) sarebbe un ottimo tappabuchi. Non solo non mancano i precedenti (la famigerata manovra Amato del ’92), ma a 131 anni dalla morte di Karl Marx il “capitale” (in qualunque modo lo si definisca) è tornato sotto attacco sulla scia del best seller Il capitale nel ventunesimo secolo del francese Piketty che ha scalato le vendite negli Usa e che propone una tassa patrimoniale progressiva, come soluzione per i mali del mondo (a pagina 16 ti parliamo di questo libro non ancora edito in Italia). Che ne sarà di noi? I più pensano che lo sapremo presto, a giugno, dopo le elezioni. Tu che ne pensi? Ci sarà una patrimoniale? E nel caso: pensi che sia una soluzione migliore ai mali del Paese rispetto all’innalzamento dell’aliquota sulla tassazione delle rendite? Dì la tua a direttore@altroconsumo.it.