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Pensavo...

Data di pubblicazione  06 luglio 2015
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…di avere più tempo, ed è per questo che qualche settimana fa quando le Borse cinesi sono uscite dalle nostre strategie di investimento a più breve termine ti ho detto “mantieni, ma non è necessario che ti affretti a vendere”. Il mio pensiero era rivolto a chi aveva appena investito su questo mercato e ancora non ne aveva colto i frutti. Volevo rendere l’uscita dalla Cina il più dolce possibile. Per tutti. Non ce l’ho fatta, mi spiace. Vedi, i dati fotografano 12 milioni di nuovi conti corrente aperti ogni mese con nuovi operatori – i cinesi son grandi scommettitori - che entrano sul mercato non tanto, e non solo, comprando azioni, ma derivati su azioni e si indebitano pure per farlo mettendo a garanzia dei loro debiti la casa in cui abitano. Follie che rendono il mercato instabile. Mi aspettavo che le autorità cinesi avessero la testa sulle spalle e intervenissero a calmierare i primi cali, l’hanno fatto, ma con troppo poca convinzione. Ovvio che non è bastato e il mercato ha così perso fino al 25% rispetto ai massimi. Finirà il calo? Non lo so, ma temo di no. Tu che puoi fare? Sicuramente se guardi a un futuro che non è già domani, e puoi pazientare, la Cina è un investimento che devi avere: pur crescendo meno che in passato resta uno dei mercati più forti. Se, invece, sei un tipo a cui non importa triplicare i soldi da qui a vent’anni, ma che gli interessa il qui e subito, o va in ansia per perdite generate da un giorno all’altro è meglio se te ne stai fuori. Vendi i tuoi investimenti in Cina. Se non hai acquistato ieri sei comunque in forte guadagno. Nei primi sei mesi del 2015 la crescita è stata del 22,6% (in euro) e ci sono Etf che investono in Cina come quello sul Csi 300 che valgono più del doppio rispetto un anno fa. Ti dico pure questa: se i cinesi fanno un QE in stile Draghi – e sarebbe il caso che lo facessero - la situazione si raddrizza e il mercato torna a correre. Ma è bene non essere ingordi.

 

 
 
                                                                                           Vincenzo Somma
                                                                        direttore responsabile Altroconsumo Finanza