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Mano al portafoglio
Data di pubblicazione
01 febbraio 2016
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Mano al portafoglio
In Borsa la moda dell’inverno 2016 prevede che si parli soprattutto di bad loans, i prestiti cattivi, ossia i crediti spazzatura nella pancia delle banche. La Grecia è roba vecchia, e anche le materie prime (petrolio escluso) suonano un po’ demodé. Tanta attenzione alla spazzatura bancaria ha avuto un costo per il listino italiano che ha perso circa il 13% a gennaio. La speculazione ha imperversato tentando di far dimenticare ai gonzi che la spazzatura nelle mani giuste diventa oro, basta sapere come trattarla e pagarla il giusto prezzo. Non dimentichiamo mai il caso degli 8,5 miliardi di crediti deteriorati in pancia alle varie Banca Etruria, Carife, Carichieti e Banca Marche finite di recente al Creatore. Valutati solo 1,5 miliardi (con uno sconto di oltre l’80% sul valore originale) finiranno per essere riciclati e rivenduti a un prezzo più alto. Questa storia dello sconto dell’80% mi ha acceso una lampadina in testa e mi sono fatto due conti. Si parla di 200 miliardi di crediti spazzatura in tutte le banche italiane. Checché se ne dica, le nostre banche sono bestie prudenti e li hanno già valutati nei loro bilanci circa la metà, ossia 100 miliardi. Poniamo che ora il progetto della “banca cattiva” che si dovrebbe accollare tutti questi debiti veda il via libera di Bruxelles e vada in porto. A che prezzo questa li comprerà dalle banche? Applicherà anche lei uno sconto dell’80% pagandoli un quinto del valore? Se così fosse, un quinto di 200 miliardi sono 40 miliardi. Ora le banche ‘sti 200 miliardi li hanno in pancia a 100 miliardi, quindi se li cedono per 40, vuol dire che nei loro bilanci ci saran 60 miliardi di perdite. Un ultimo conticino: quanto pagano di tasse le banche? Il 40%? Il 40% di 60 sono 24 miliardi. Non te ne frega niente? Fai male, perché questi 24 miliardi mancheranno alle casse dello Stato e Angela dice che non è cosa: da qualche parte s’hanno da trovare. Secondo te, dove li andranno a pigliare?
Vincenzo Somma
direttore responsabile Altroconsumo Finanza