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Tutti mi vogliono

Data di pubblicazione  12 settembre 2016
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Tutti mi vogliono…
Tranquilli, non mi riferisco alle mail che mi spedite per chiedermi consigli: continuate a farlo perché è un dialogo fondamentale per me. Intendo, piuttosto, parlare della gran richiesta di titoli di Stato italiani che ha gonfiato i prezzi dei nostri BTp come non si era mai visto prima e, di conseguenza, ha per converso portato i tassi d’interesse offerti dal debito pubblico italiano su livelli sottozero per scadenze da qui ai prossimi tre anni (ai prossimi sette anni se si tiene conto dei rendimenti al netto di tasse e spese). L’Italia è diventata improvvisamente un luogo appetitoso e appetibile? Siamo riusciti a trascinare nelle nostre valli e montagne orde di investitori esteri? Ahimé no: pare invece il contrario: negli ultimi tempi ci sono stati meno investitori esteri che in passato e perfino noi italiani abbiamo preferito spostare i nostri risparmi da soluzioni per così dire “domestiche” a prodotti di emittenti stranieri. Che cosa significa tutto questo? Significa che il grande acquirente di BTp è solo uno, lui, Mario Draghi con la sua Bce. Per fortuna pare intenzionato ad andare avanti a farlo ancora per un po’, almeno fino alla primavera del 2017, ma la realtà è che siamo appesi a un filo e che stiamo sopravvivendo solo grazie a una situazione del tutto anomala. Se questo meccanismo prima o poi dovesse incepparsi o interrompersi sarebbero guai. Tu, da tempo, non dovresti avere in tasca BTp. Se li hai liberatene ora, prima che Draghi smetta di soffiarci dentro aria e si sgonfino. Uomo avvisato…

 

 

 

 

 

 

 

 
                                                                                           Vincenzo Somma
                                                                        direttore responsabile Altroconsumo Finanza