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Banca sicura 2017

Data di pubblicazione  06 giugno 2017
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BANCA SICURA 2017

Settimana scorsa lo sceriffo delle banche, il governatore di Bankitalia, ha dato i numeri. I suoi. I crediti marci nella pancia delle banche italiane a fine 2016 ammontavano a 173 miliardi di euro. Che sia colpa della crisi o merito del nostro amore per la dolce vita, soprattutto quando il conto da saldare è lasciato ad altri, poco conta. Chi non paga c’è. E ha lasciato un conto il cui importo fa tremare i polsi. In particolare se i tre quarti delle banche possono permettersi di aspettare prima di disfarsi dei crediti marciti, perché dovrebbero riuscire a sopravvivere, il restante quarto delle nostre banche è a pesante rischio setticemia per tutto lo schifo che ha in corpo. E la setticemia ammazza. Lo sceriffo bancario ha specificato che 20 miliardi di euro di quei crediti marci sono posseduti proprio da quelle banche che dovrebbero affrettarsi a disfarsene e, se venduti al prezzo di chi non può permettersi di andar per il sottile, genereranno altri dieci miliardi di euro di perdite. Piove sul bagnato. Ma lo sceriffo ha pensato bene di accendere un raggio di sole sulla cittadella bancaria lodando il proprio operato di sorveglianza. L’autostima, è sempre un bene. Che lo sappiano anche gli azionisti e i bondisti di Banca Etruria e compagne, soprattutto ora che la loro banca è saltata. Che lo sappiano anche azionisti e possessori di obbligazioni del Montepaschi. Per non parlare di quelli delle banche venete. Una cosa accomuna quasi tutti costoro: i titoli che sono stati loro venduti erano per loro inadeguati. E non gli è stato detto. Altra vecchia virtù italica: vedere il bicchiere sempre mezzo pieno, bando ai pessimisti! Vediamo come va a finire, soprattutto in Veneto Banca. Vediamo che succede a azionisti, obbligazionisti senior, bondisti subordinati e perfino ai correntisti sopra i 100.000 euro. Vediamo. Vediamo per modo di dire: non posso lasciare lo sceriffo delle banche a prendersi tutto il carico di questo lavoro. Da bravo cittadino una mano gliela voglio dare. Rieccomi dunque con stelle e stellette a cercare di aiutare anche te correntista a capire la salute delle banche italiane: quelle che stanno bene, a cinque stelle, e quelle che stanno meno bene, da meno di una stella. Se la tua è tra queste ultime: scappa! Se non trovi la tua banca nelle pagine interne è perché è molto piccola: non disperare, scrivi a bancasicura@altroconsumo.it e calcoleremo per te il giudizio. 

 

Vincenzo Somma

Direttore responsabile Altroconsumo Finanza