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Fai la cosa giusta

Data di pubblicazione  18 giugno 2018
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Ora è tutto abbastanza chiaro: la Banca centrale europea da qui a fine anno dovrebbe smettere di acquistare titoli sul mercato e di gonfiare il sistema di liquidità. È un ritorno alla normalità, lento e graduale, ma che dopo anni eccezionali sembra quasi un mondo nuovo. Negli Usa questo processo è andato di pari passo con un rialzo dei tassi che inseguivano il ritorno ad una inflazione (moderata). Da noi non c’è da stupirsi che accada lo stesso. Finita la manna lo Stato italiano dovrà, quindi, tornare a pagare più interessi per il suo debito. Per la verità qualcosa si è vista anche nei mesi scorsi, quando sulla scia delle beghe politiche ci sono state impennate dei rendimenti. Usciremo dall’euro? Pagheremo i nostri debiti? Queste domande iniziano a serpeggiare, tanto che le agenzie di rating ci hanno puntato i riflettori addosso. Ricordo che, tra l’altro, ci sono un sacco di modi di fare default. Uno è quello classico: lo Stato non paga, o meglio paga solo in parte i suoi debiti scambiando a forza i titoli oggi in circolazione con altri di scadenza lunghissima (e magari di cedola incerta tipo i titoli legati all’andamento del Pil che sono stati usati in alcune crisi recenti come quella Argentina). In Italia è già successo nel 1926 col prestito del Littorio in cui il governo fascista convertì titoli di Stato a breve o medio breve termine in titoli trentennali. Un altro modo è cambiare le regole del gioco, come quando Nixon decise di abbandonare la convertibilità dei dollari in oro. È quello che succederebbe se abbandonassimo in una notte l’euro, trasformando i BTp in lire. Poi c’è l’inflazione, che distrugge il valore dei crediti sollevando i debitori da ogni peso, in Italia il debito pubblico fu abbattuto dall’iperinflazione del dopoguerra, prima che Einaudi stabilizzasse la lira. Sia quel che sia il sistema è, nel suo complesso, fragile e le banche sono le prime che potrebbero fare le spese di una situazione di incertezza, anche nel caso in cui poi non succedesse effettivamente nulla. Per questo fai la cosa giusta per te e per i tuoi soldi: scegli di affidare il tuo futuro a una banca sicura. Qual è la banca affidabile che fa per te, te lo diciamo noi nella nostra consueta inchiesta sulle banche italiane. Diamo le stelle alle banche (da una a cinque come per gli hotel) e ricorda che quelle con una stella sono le bettole. Sulle altre si può ragionare.

 Vincenzo Somma

Direttore responsabile Altroconsumo Finanza