News L'opinione

10 luglio 1992

Data di pubblicazione  03 settembre 2018
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Segnati la data nel tuo libriccino nero. Quella sera il governo Amato concludeva una riunione fiume in cui fu decisa la famosa patrimoniale del 6 per mille sui conti correnti. “Una mano sul cuore e una sul portafogli, siamo sull’orlo del precipizio” fu il virgolettato che il giorno dopo annunciò il furto ai danni degli italiani con cui lo Stato avrebbe tentato di salvare il Paese dalla crisi di mercato allora in corso. Per la cronaca la lira uscì ugualmente malconcia da quell’estate. Ora io non credo che oggi siamo così malmessi. Certo ci sono premesse di un autunno caldo, ma a meno che al governo non sfugga di mano la situazione ci sono tutti gli strumenti e le conoscenze necessarie per non fare errori. Basta essere accorti. Per questo motivo, a tutti quelli (e non sono pochi) che mi scrivono preoccupati per sapere che ne sarà dei loro risparmi, rispondo che non penso che usciremo dall’euro e che credo che sia anche improbabile che si arrivi a misure straordinarie come la patrimoniale di 26 anni fa. Tuttavia proprio quella manovra è un pericoloso precedente che ci insegna come tutto sia possibile, per il semplice fatto che è già accaduto. Per questo ho ugualmente approntato un numero in cui ti riepilogo tutte le strategie che devi conoscere se proprio proprio temi lo scoppio di una guerra finucleare. In particolare ti dico quali sono i bond che fanno da rifugio antiatomico, ti parlo di conti esteri, di criptovalute e pure dell’oro. Ricorda che in ogni caso i BTp sono da vendere e se non lo hai fatto dopo circa due anni che te lo vado ripetendo come un disco rotto sappi che sei ancora in tempo e che devi farlo anche se ci stai perdendo: potrebbe andare ancora peggio. Per il resto ti ribadisco che le nostre strategie di investimento (i portafogli: difensivo, equilibrato, dinamico) non mutano: molte delle cose che viviamo ora ce le aspettavamo e li abbiamo costruiti per tempo. Abbi solo l’accortezza di ricordare che sono pensate per chi investe i suoi soldi senza averne bisogno per almeno qualche anno (5 nel caso del portafoglio più prudente) e che, comunque da quella più prudente, sono escluse le azioni italiane. Infatti anche se il Paese non colerà a picco la prospettiva che il governo passi l’autunno facendo a sportellate con l’Europa mi fa ritenere Piazza Affari una Borsa adatta a stomaci forti.

Vincenzo Somma
Direttore responsabile Altroconsumo Finanza