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Editoriale

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Data di pubblicazione 23 settembre 2019
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Per chi ha qualche annetto, ma neanche troppi, è abbastanza facile richiamare alla memoria gli anni Ottanta che, nell’euforia generale, offrivano anche guadagni facili coi titoli di Stato. 

Bastava comprarsi semplicemente i BoT. Tra il 1984 e il 1985 con 87 milioni di lire investiti dopo un anno te ne portavi a casa 100. Un guadagno di 13 milioni di lire (il 15%) senza colpo ferire. Sì, l’inflazione allora era alta, ma anche scontando il peso del carovita ti restavano in tasca non meno di 4 milioni di lire di guadagno. Mica briciole. Poi la festa è finita. Anche in un momento buono come alla fine di novembre 2011 comprarsi 1.000 euro nominali di un BTp decennale voleva dire sborsare subito 850 euro e portarsi a casa in 10 anni oltre 550 euro in più (al netto delle tasse). Molto meno degli anni ‘80. Ora va pure peggio: se compri 1.000 euro nominali di un BTp che scade nel 2029 impegni quasi 1.450 euro e alla fine te ne porti a casa poco più di 40 di guadagno. Insomma, il mondo non è più quello che ci piaceva. Le ultime scelte della Bce mi spingono poi a pensare che questa situazione non finirà presto. Oggi ti devi dare da fare se vuoi guadagnare un minimo. Non basta più comprarti un titolo di Stato, mettere fuori il cappello e attendere che piovano le cedole, devi sperimentare altre vie. Sì, certo, puoi sempre usare le promozioni sui conti di deposito, ma non basta ancora. Quindi ho pensato di indicarti degli Etf obbligazionari (dei fondi che compri in Borsa tramite la tua banca) che investano in bond societari. Il fatto che in un Etf di bond ce ne stiano tanti abbatte il rischio, ma non le cedole. Certo stiamo parlando ancora di rendimenti risicati, sotto l’1% lordo, ma è quello che oggi passa il convento. Per chi proprio non si sa accontentare non resta che esplorare il più rischioso mondo dell’azionario (per cui il tempo per cui devi poter tenere impegnati i tuoi soldi cresce, e non di poco). Per questo ti riparlo delle “magiche azioni”, quelle che staccano il 3% di cedole nette l’anno. Purtroppo, anche qui i rendimenti sono scesi. Vedi se accontentarti o se a questo punto non scegliere di comprarti Terna (la società che gestisce la rete elettrica italiana): il fatto che pure lo Stato la usi per mungere dividendi ti dà qualche speranza di cavarne buone cedole per qualche anno. Difficile che tirino il collo alla gallina dalle uova d’oro.

Vincenzo Somma

Direttore Responsabile Altroconsumo Finanza