E qui mi vengono in mente gli otto milioni di baionette con cui ci hanno spediti a vincere la seconda guerra mondiale. La Borsa di Milano deve averlo capito anche lei e il suo bilancio è da peste nera. Gli scossoni terribili spiegano anche che cosa è successo al certificate 7x short di Société Générale (0,0015 euro; Isin DE000SG2QNU4) che dopo i primi casi di Covid 19 del 21 febbraio aveva più che decuplicato il suo valore finché, il 13 marzo, la Borsa non ha rimbalzato di brutto arrivando anche a guadagnare il 17%. Visto che lo short moltiplica per 7 l’andamento di Milano al contrario e che 17% per 7, al contrario, fa quasi -120%, il suo prezzo è crollato, la negoziazione sospesa con un valore teorico prossimo allo zero. Quando è tornato agli scambi, era di soli 0,0015 euro. Tutto secondo regolamento, per carità, confermando che alti e bassi di eccezionale portata, fanno male allo short e quanto sia importante venderlo appena le perdite arrivano al 20-30%. So che qualcuno ha seguito alla lettera questa raccomandazione e ci ha guadagnato, purtroppo altri non hanno trovato, o avuto, il tempo di farlo, oppure hanno dovuto scontare un’operatività di conto corrente limitata che non li ha lasciati agire con tempestività. Costoro hanno perso tra il tanto e il tutto. Che fare, ora? Resto pessimista e le mie previsioni sull’economia son catastrofiche: -2% il mondo, -4,3% l’eurozona, -5% il nostro Paese. Come ti ho detto anche nelle scorse settimane le soluzioni a questo problema non sono infinite: o vendi tutte le azioni (spero tu lo abbia già fatto, perché chiudere la stalla quando metà dei buoi sono già scappati salva solo gli ultimi rimasti alla greppia, ma meglio che niente), oppure ti armi di pazienza sapendo che negli anni risalgono. La situazione straordinaria purtroppo chiede comportamenti straordinari, quindi se ancora propendi per utilizzare lo short fallo solo se ne capisci funzionamento e rischi e se hai la possibilità di starne a seguire l’andamento. Valuta tu con attenzione. Ah!, i 25 miliardi mica ce li regalano: son soldi che l’Europa ci permette di chiedere a prestito: li ripagheremo noi. Poi. Forse. E chi ha orecchie...
Vincenzo Somma
Direttore Responsabile Altroconsumo Finanza