La sostenibilità è di moda negli investimenti. Da che la ragazza con l’impermeabile giallo ha stregato il mondo con le sue imprese transoceaniche insieme a principi skipper, siamo tutti un po’ più attenti al mondo in cui viviamo e all’etica. Siamo consapevoli che usare borracce di alluminio per consumare meno plastica da solo non basta a lavarci la coscienza. Però questo della coscienza è un grande appiglio anche per il marketing e oramai i marchietti di qualità certificata ESG (Environmental, Social, Governance) che indicano che un prodotto finanziario è attento all’ambiente, alla società e a politiche aziendali sane, stanno spuntando come funghi un po’ ovunque. Il problema dei funghi è che ci sono quelli mangerecci e quelli tossici. Mio compito è aiutarti a distinguere gli ovoli buoni da velenose amanite falloidi, perché la tua insalata resti un dono degli dei e non un dono della morte. Qui sta il problema. Non è la prima volta che ti parlo di questi prodotti, ma in questo numero voglio tornare sull’argomento. Li abbiamo analizzati di nuovo e qualche conclusione te la posso confermare. In primo luogo: puoi investire sostenibile senza problemi. A livello di indici (cioè di interi mercati), i risultati offerti da chi sta più attento all’etica e da chi dell’etica non si cura, sono pressoché identici in termini di rendimenti. È una cosa molto buona, vuol dire che la morale è a costo zero. Abbiamo anche verificato che non fosse una presa in giro e, no, non lo è. Gli indici ESG sono effettivamente indici ripuliti da aziende e settori che potrebbero far arricciare il naso a chi è più attento all’anima che al portafoglio. Quindi, anche qui, ti do un sostanziale via libera. A livello di prodotti, invece… beh, come in ogni altro campo della finanza devi stare attento a non farti fregare. C’è chi costa poco e chi, invece ti fa pagare di più, magari ammantando pure di etica i suoi investimenti. Insomma, magari c’è chi fa del marchietto ESG un blasone che, come tutti i blasoni, si paga senza che la qualità differisca molto da quella di un prodotto senza marca. In Detto tra noi trovi, quindi, qualche indicazione di come gestire i tuoi investimenti e su come investire negli indici della zona euro salvandoti sia l’anima, sia il portafoglio. Il fungo mangereccio è servito.
Vincenzo Somma
Direttore Responsabile Altroconsumo Finanza