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E adesso?

Editoriale

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Data di pubblicazione 14 settembre 2020
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E adesso niente! 

Detta senza giri di parole, questo è il mio pensiero per chi tra febbraio e marzo ha disinvestito dalle azioni (salvo poi reinvestirci ad aprile per un quarto di quanto venduto in precedenza). Non è il momento di cambiare strategia: resta lontano dalle azioni. Capisco che nel frattempo le Borse sono scese e poi di nuovo risalite invitando tutti a professare ottimismo, ma dietro a tutto questo ci stanno circostante straordinarie. A trascinare i mercati sono stati per lo più i titoli tecnologici, con alcuni titoli (prendi il caso di Tesla) che hanno fatto faville, salvo poi subire, in questi giorni un bello storno. Dove sta la verità? La verità sta nel fatto che le azioni oggi non sono mediamente a buon prezzo. Pensi che le classiche metodologie di valutazione che usiamo noi non funzionano nel mondo moderno? Seeeee: sento dire queste cose da almeno vent’anni, ricordo che durante la bolla internet circolavano libri su come valutare le società in base agli accessi al sito, anziché sulla base degli utili, io stesso ne avevo regalato uno ai ragazzi che lavoravano per me giusto per restare informati. Ovviamente il tempo è galantuomo e ha dato ragione ai metodi più classici. Detto ciò sono dell’idea che gran parte del boom di agosto sia stato artificialmente determinato da grosse scommesse speculative, poi rientrate. Movimenti violenti sul mercato non mancheranno, almeno finché non ci saranno state le presidenziali Usa. Anzi, se poi dovesse saltar fuori che un vincitore chiaro non c’è e che occorre ricontare le schede in qualche contea sperduta del Midwest temo sorprese negative perché i mercati non amano queste situazioni. Di fatto, a parte la bolla dei tecnologici, non penso che l’economia americana stia così bene, anzi, molto dipende dalle mosse della Fed, e basta un piccolo errore per creare il panico. Morale, se a febbraio / marzo hai venduto e poi ad aprile hai reinvestito il 25% in Borsa, va ancora bene così. Tieniti i tuoi soldi su un conto deposito e non comprare azioni. Se, invece, allora non avevi disinvestito, vuol dire che sei un tipo paziente, quelli che si chiamano cassettisti e che sanno che nel lungo periodo le Borse vincono sempre. In questo caso non scomporti: i timori che ho condiviso con te sono per il futuro immediato. In un’ottica di diversi anni continua a seguire il portafoglio in cui ti riconosci.

Vincenzo Somma

Direttore Responsabile Altroconsumo Finanza