Su questo devo dirti grazie! In qualche modo contribuisci a tenere ampia e articolata la mia visione del mercato. È difficile che, grazie a te, mi sfugga qualche prodotto e sono sicuro di essere aggiornato sulle mode. Una volta ti vendevano bond (Argentina, Cirio, Parmalat…) e certificati di deposito. Sono passati anni e quei prodotti voglion tutti dimenticarli. La vera tendenza di quest’ultimo lustro sono i certificate. Di fatto coi certificate prendono un investimento in obbligazioni e lo impacchettano con un fiocco molto colorato (lo chiamano investire in Borsa senza rischi, recupero minusvalenze…). Certo c’è qualcosa di più del fiocco, ma spesso non riesci a tradurlo in euro sonanti ed è lì che fai intervenire me. A ben vedere, però, se vuoi, puoi trovare da te molte informazioni. In Detto tra noi ti insegno come fare. Prima cosa devi procurarti il Kiid. Che è il Kiid? È un acronimo inglese che, come accade per i farmaci col loro foglietto illustrativo, indica i pochi pregi e i molti difetti di questi prodotti. Ci sta dentro tutto quello che ti serve: uso terapeutico e controindicazioni. Ti dice anche gli allergeni. Se tu sei allergico a perdite elevate lo trovi scritto e ti puoi regolare se è il caso di rischiare oppure no. Le cose importanti da vedere per te sono comunque due: costi e scenari. Gli scenari ti dicono quanto ti può rendere il prodotto. Sono obbligati dalla legge a dirti quanto guadagni (o perdi) a seconda che le cose vadano bene, così così, male o malissimo. Già lì hai le informazioni per rizzare le antenne e annusare la fregatura. I costi sono l’altro elemento cruciale, perché capisci subito tutta la sollecitudine di venderti quel prodotto e i magheggi che ci sono dietro per consigliarti l’investimento della vita. Tra l’altro i costi sono sempre certi, i rendimenti mica tanto, per cui hai pure un’idea di come chi ti vende il prodotto alla fine cascherà sempre in piedi. È roba da evitare, quindi? Spesso sì. Quasi sempre sì. Sempre sì. Ma, se proprio, proprio, proprio, proprio (devo continuare coi proprio per farti desistere?) vuoi comprarli, aspetta che siano quotati in Borsa: la quotazione fa sì che si depurino dai costi iniziali. È come comprare un’auto a chilometri zero al posto di una nuova: è la stessa vettura, ma a un prezzo migliore. Di molto. Poi l’auto è sempre la stessa carcassa…
Vincenzo Somma
Direttore Responsabile Altroconsumo Finanza