Vuoi il 2% annuo? Investi in azioni. Lo ottieni solo considerando i dividendi, poi ci sono i balzi in avanti dei prezzi che potresti cavar fuori. Certo, le azioni oltre che di balzi in avanti ne fanno pure indietro, però, come ben sai se uno ha pazienza, col tempo i balzi in avanti son più di quelli indietro. E il cumulo di quel 2% lordo annuo di dividendi, unito ai prezzi che salgono, nel giro di qualche lustro supera di molto il più tranquillo accumularsi di gruzzolini di cedole di BTp. Se sei un po’ in là con gli anni, sei forse abituato a considerarti precluse le azioni: “Io non avrò mai tutto quel tempo!”, potresti pensare. A ben vedere, non è così e, in Detto tra noi ti faccio trovare qualche riflessione in merito. Se hai dei figli, infatti, e se hai intenzione di lasciare loro qualcosa, il tuo orizzonte temporale travalica quello della tua esistenza terrena e si proietta in là. Ai confini dell’immortalità. Certo nel frattempo potresti avere spese improvvise, e ne devi tenere conto, forse prima o poi ti toccherà assumere qualcuno che ti aiuti in casa, ma quei soldi che già ora sei sicuro che non ti servono e che già pensi di lasciare ai tuoi figli li puoi investire tranquillamente in azioni in modo da non perderti l’occasione di quel 2% di dividendi che piano piano gonfierà il tuo patrimonio. Si tratta solo di ragionare in ottica di famiglia e non in ottica di singolo: così come i tuoi geni sopravviveranno nei tuoi figli, così sarà per il tuo patrimonio. Non negarti un brandello d’immortalità. Dovrai coinvolgere i tuoi figli e nipoti nelle tue scelte, le dovrai spiegare e le dovranno condividere - mica che un domani finiscano per smontare la tua strategia di lungo periodo, e i tuoi sacrifici, magari svendendo tutto nel momento peggiore. E non preoccuparti neanche delle imposte di successione. In primo luogo, perché se i tuoi eredi sono il coniuge o i figli, fino a 1 milione a testa non le pagano e poi pagano il 4% solo sopra tale cifra, in secondo luogo perché anche non fosse così, i maggiori rendimenti delle azioni finirebbero per ripagare anche il conto del fisco e lasciarvi comunque in tasca qualcosa in più rispetto a quei prodotti (titoli di Stato e costose polizze vita) che risultano esentasse. Rifletti.
Vincenzo Somma
Direttore Responsabile Altroconsumo Finanza