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Autunno caldo

Data di pubblicazione  30 agosto 2021
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Immagino già qualcuno che, di fronte a questo titolo, penserà: ma, come, Direttore, non ho ancora finito le vacanze al mare e mi parli già di autunno? 

Immagino già qualcuno che, di fronte a questo titolo, penserà: ma, come, Direttore, non ho ancora finito le vacanze al mare e mi parli già di autunno? Purtroppo, sì: l’estate è agli sgoccioli e noi dobbiamo fare rapidamente il punto di quello che è successo e iniziare a guardare avanti. Come vedrai nelle prossime pagine, nelle scorse settimane sono usciti i risultati di moltissime società, spesso improntati all’ottimismo della speranza di un ritorno alla normalità dopo i momenti più duri della pandemia. Tuttavia, non sono mancati spunti di riflessione. Per esempio, alcune società si preparano a una stagione di rincari delle materie prime. Altre, attive nel settore tecnologico, devono far fronte alla penuria di microchip (la cui scarsità spinge i prezzi). Questi sono solo un paio di esempi, ma la dicono lunga sul fatto che l’inflazione, di cui si parla da mesi, sta diventando un problema sempre meno astratto, soprattutto là dove c’è penuria di manodopera, penuria che potrebbe trasformarsi in una pressione sui salari e, quindi, di nuovo sui prezzi. Poco male, dirai, non siamo più negli anni ’70 quando le Banche centrali dovevano combattere l’inflazione con le mani legate, siamo tutti un po’ più tedeschi, quindi rigorosi. Vero, ma il problema non è il carovita in sé; il problema è che gli antibiotici di cui disponiamo per colpire questo tipo di infezione sono pieni di effetti collaterali e questo, su economie ancora fragili per il Coronavirus (non ancora sconfitto), può avere effetti anche gravi. Pensa allo strumento dell’aumento dei tassi: se da un lato frena il carovita, da un altro strangola la crescita, e soprattutto rende meno gestibile l’enorme debito degli Stati. Per ora, tra le nazioni più sviluppate, solo la Corea del Sud ha già imboccato la strada di un rialzo dei tassi, gli altri sono molto più indietro (ma ne hanno discusso, vedi alle pagine 11 e 12); il timore è che, a furia di tuonare, prima o poi finisca per piovere. La situazione è in evoluzione e non c’è già ora una risposta definitiva su quello che devi fare: stiamo raccogliendo altre informazioni, ma torneremo presto sul tema (già settimana prossima ti diremo se ti confermiamo le nostre strategie di portafoglio o se è ora di apportare delle modifiche). Ti invito, quindi, a continuare a seguirci con attenzione. Nel frattempo, a partire da pagina 2 trovi già diversi nuovi consigli sulle azioni della nostra selezione.

Alberto Pirrone
(direttore responsabile Altroconsumo Finanza)