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Shakespeare 2022

SHAKESPEARE 2022

SHAKESPEARE 2022

Data di pubblicazione 03 gennaio 2022
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SHAKESPEARE 2022

SHAKESPEARE 2022

Immaginate per un istante di essere a teatro. Il grande lampadario che pende dal soffitto è spento, la platea è illuminata solamente dalle luci che provengono dalla scena. I volti pallidi degli spettatori fissano gli attori. 

Immaginate per un istante di essere a teatro. Il grande lampadario che pende dal soffitto è spento, la platea è illuminata solamente dalle luci che provengono dalla scena. I volti pallidi degli spettatori fissano gli attori. Siamo alle battute finali della Tempesta di Shakespeare. Prospero annuncia la fine dello spettacolo. Questi nostri attori,/ come ti avevo detto, erano tutti spiriti e/ si sono dissolti nell’aria. Il Bardo di Stratford dà fondo al suo genio e, quando finalmente si abbassa la tela e partono gli applausi, il confine tra la vita e la finzione si fa così sottile che solo il freddo della notte ci riporta alla realtà. Per secoli è stato così, tra libri e teatro, che noi uomini siamo sfuggiti al mondo reale per ricavarci un angolo di emozioni tutto nostro. Presto le cose, però, cambieranno. La tecnologia sta facendo passi da gigante e dopo aver gigioneggiato per qualche decennio, prima col joystick del PC e poi col controller della playstation, ora è matura per un salto in avanti, direttamente dentro la finzione. Chiamala realtà aumentata, chiamala fantascienza, ma oramai il “metaverso” è alle porte. Per “metaverso” intendo quell’universo virtuale tridimensionale, in cui si può interagire in modo reale con altri soggetti ed entità. Siamo ben oltre il videogioco, siamo proprio dentro un mondo nuovo. Per la verità ci avevano provato qualche anno fa, con second life, un mondo virtuale parallelo di cui si era parlato per un po’, ma la tecnologia non era ancora matura. Certo non eravamo più nell’immaginario pixelato dei giochi arcade anni Ottanta, ma eravamo ancora ben lontani da intravvedere un mercato che, secondo alcuni, già nel giro di tre anni potrebbe raggiungere gli 800 miliardi di dollari di fatturato, un po’ meno della metà del Pil italiano. Zuckerberg ha già fiutato l’affare e Facebook non si chiama più così (almeno in Borsa), ma Meta Platforms (nome evocativo). Insomma chi se ne intende già guarda a questo futuro. E voi? Voi come potete essere della partita? In Detto tra noi abbiamo preparato una analisi con tutti i dettagli e qualche consiglio di investimento per non perdere l’occasione di partecipare a questo salto in avanti. Certo stiamo parlando di azioni, investimenti rischiosi, ma è da sempre (ben prima di Shakespeare) che l’uomo sogna nuovi mondi, e se questa fosse davvero la volta buona?