È una situazione che non si vedeva da tempo e che preoccupa le autorità, che infatti si preparano a correre ai ripari. Come? Alzando i tassi d’interesse: quest’anno la Fed (la banca centrale Usa) farà salire il costo del denaro più del previsto. Ha, infatti, stabilito che la ripresa economica americana è abbastanza solida e dunque ci si può permettere di pagare di più per prendere soldi a prestito. Noi siamo fiduciosi che la Fed sappia il fatto suo ma, ovviamente, quando si combatte una guerra contro i prezzi, il rischio che il fuoco amico faccia qualche vittima non è escluso. In particolare, il rialzo dei tassi sortisce effetti negativi sia sui prezzi delle obbligazioni sia su quelli delle azioni. Per i bond è quasi un automatismo matematico: i titoli a tasso fisso già in circolazione devono competere sul mercato con nuove emissioni più remunerative e, pertanto, vedono i loro prezzi calare in una misura che è più o meno data dal prodotto della loro durata finanziaria, espresso in anni, per l’aumento dei tassi. In pratica un bond con durata di 7 anni di fronte a una salita dei tassi del 2% perde il 2x7=14% in termini di prezzo. L’effetto sulle azioni è almeno duplice. Da un lato tassi più alti rendono più costosi i debiti delle società (deprimendone il valore di Borsa), da un altro lato rendono meno interessanti (pure qui c’è un gioco matematico sotto) gli utili futuri delle società, con un effetto negativo sui prezzi delle azioni. Come vedrete nelle prossime pagine, questi effetti si stanno facendo sentire da tempo. Per esempio, ne risentono i titoli tecnologici su cui vi abbiamo di recente detto di investire. È il caso di spaventarsi? Se avete fatto i vostri investimenti correttamente in un’ottica di lungo periodo, la risposta è “no”. Ci saranno turbolenze, ma se la Fed ha ragione e l’economia è solida, i mercati si riprenderanno. Se, invece, non avete ancora messo in pratica gli ultimi consigli, come per esempio l’aumento di azioni Usa, valutate la possibilità di farlo, ma poco per volta, in modo da scaglionare i vostri acquisti nel tempo. È una regola che vi può aiutare a “surfare” al meglio tra gli alti e bassi dei mercati e a evitare che un momento di sfortuna pregiudichi i vostri investimenti.
Alessandro Sessa
Direttore Responsabile Altroconsumo Investi