Oggi questo Paese è devastato dalla guerra e la guerra sta rovinando molti dei suoi campi, impegna al fronte parte della sua forza lavoro e costringe nei porti o alla rada le sue navi. Fin dai primi momenti si è capito che sarebbe stata dura: il prezzo del grano ha subìto una impennata tra febbraio e marzo (+30% circa in euro), con impatti che si sono visti, per esempio, anche sulla farina, il prodotto alimentare che secondo le nostre rilevazioni è salito di più nel mese (su www.altroconsumo.it potete firmare la nostra petizione sul caro-spesa). Le conseguenze devono ancora essere chiarite, perché la durata e l’andamento della guerra non sono prevedibili. Qualcuno si aspetta una crisi alimentare, soprattutto nei Paesi del Nord Africa che dipendono dal grano ucraino. E ricordiamoci che cosa era successo l’ultima volta, poco più di dieci anni fa, in cui ci fu una crisi in questi Paesi: cambi di regime, profughi, forti pressioni sull’Europa. La speranza è che la catena degli eventi si spezzi e che non si arrivi a tanto, ma, se ciò fosse, l’Europa sarebbe in prima linea ad affrontarne tutte le conseguenze (non è un caso, secondo noi, che il Pil italiano già mostri una contrazione). Non dubitiamo che alla lunga sarà in grado di resistere a ogni scossone, ma queste prospettive ci hanno fatto venire in mente un vecchio adagio della finanza che rima così: sell in may and walk away, cioè vendi le tue azioni a maggio e non rientrarci. Il motivo è che, in genere (anche se non sempre), i sei mesi da maggio in poi sono quelli in cui le Borse danno meno soddisfazioni. Ecco, quest’anno crediamo che questo principio vada accolto parzialmente. Va bene per le azioni dell’eurozona e italiane: se non avete ancora seguito il nostro consiglio, vendetele (salvo quelle che volete tenere in ottica extra portafoglio, vedi n° 1459), e non rientrateci, perché arriveranno mesi di incertezza. Ma potete mantenere nel vostro portafoglio le azioni del resto del mondo (New York, Londra, Sidney…). Il motivo è molto semplice, con l’inflazione che avanza le azioni sono più capaci dei bond di tenere il passo dei prezzi e in questa fase ci pare la strategia che difende più i vostri interessi.
Alessandro Sessa
Direttore Responsabile Altroconsumo Investi