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Nobiltà senza miseria

Data di pubblicazione  07 giugno 2022
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Non vi parlerò del giubileo della Regina i cui festeggiamenti sono ormai alle spalle, ma dell’oro. 

Non vi parlerò del giubileo della Regina i cui festeggiamenti sono ormai alle spalle, ma dell’oro. Tenero, eppur pesante, duttile e malleabile, non si ossida ed è inattaccabile dalla maggior parte dei composti fisici, al punto che anche i monili forgiati dai nostri antenati luccicano nelle teche dei musei dopo migliaia di anni. Non c’è da stupirsi che questo metallo sia stato protagonista di secoli di passioni e sia considerato da alcuni una panacea a molti mali della finanza. Non da ultimo al ritorno dell’inflazione che, si sa, corrode in termini di potere d’acquisto dollari e euro, ma non i dobloni di Zio Paperone, né i marenghi della nonna. Ma è davvero così? In realtà in questi tempi in cui l’inflazione sta rialzando la testa non sta andando in questa maniera. L’oro, invece di volare, viene da mesi scialbi. Perché? I motivi principali sono tre (vedi anche in Detto tra noi). Il primo è che luccica, ma non paga interessi, quindi ora che i tassi salgono gli investitori si buttano piuttosto sui titoli di Stato Usa, giudicati sicuri come l’oro, ma fruttiferi. Il secondo è che siamo in un periodo di guerra e di incertezze, soprattutto qui in Europa, e il risultato è che il dollaro, tradizionalmente, considerato bene rifugio quanto l’oro, corre e quindi ora gli sta facendo una concorrenza spietata. Il terzo è che in Cina ci sono stati ancora dei lockdown. I cinesi sono tra i principali sostenitori del mercato dei gioielli, ma se sono in lockdown hanno ben altro da fare che correre in gioielleria. Tutto ciò che sappiamo sull’oro è dunque da buttare via? Mai più acquisti di metallo giallo? No, l’oro resta ancora un bene importante per chi investe, ma rimane forma di investimento sui generis. A volte sembra seguire alcune regole, a volte sembra seguirne altre. In tal senso non è, alla lunga, un bene particolarmente legato ad altri. Ci sono alcune ricorrenze, come il fatto che va meglio quando le Borse vanno male, ma non sono così forti. E questo aspetto di nobiltà un po’ randagia e vagabonda dell’oro (in gergo tecnico si dice che non è correlato con altri investimenti, vedi in Detto tra noi) è una cosa che fa bene in un portafoglio differenziato. Sempre restando all’interno della quota del 10% riservata agli investimenti non speculativi extra portafoglio che vi consigliamo, l’oro resta un buon impiego per il vostro denaro.

Alessandro Sessa