L’economia non funziona come la fisica classica di Newton, secondo la quale, quando una mela si stacca dal ramo, finisce a terra a una certa velocità. L’economia è una scienza umana, impastata col fango dei nostri bisogni materiali, ma con dentro il soffio di vita della psicologia: è materia complessa e fluida. Ma, anche fatta questa premessa, qualcosa sugli effetti del rialzo dei tassi si può dire. Partiamo dalle azioni. Tutte le società han bisogno di denaro che prendono in prestito per portare avanti le proprie attività e ripagare eventuali finanziamenti. Se i tassi salgono, i debiti costano di più e questo le penalizza. Poi c’è un altro aspetto: il valore di una società dipende dalla ricchezza che produrrà in futuro, e per un gioco alchemico che vi descriviamo in Detto tra noi, se salgono i tassi il valore della ricchezza futura crolla. Anche questo è un elemento negativo. Però è anche vero che, visto che il rialzo dei tassi equivale ad aprire la valvola di una pentola a pressione (evita che l’economia esploda), l’aspetto positivo è che una economia che non esplode alla fine cresce meglio. Il risultato può compensare le perdite sul valore delle azioni. Non da ultimo, il mondo delle azioni è così vasto e vario che non tutti i settori reagiscono allo stesso modo. Altro discorso per i bond: i prezzi di quelli a tasso fisso crollano quando i tassi salgono (vedi n° 1467), ma quelli a tasso variabile finiranno per rendere di più, così come i conti deposito, che col tempo migliorano la loro offerta. Qui abbiamo sia vincitori, sia vinti. E la casa? Per chi ha un mutuo a tasso variabile, il rialzo dei tassi è una iattura, e chi ancora il mutuo non ce l’ha, ci penserà bene due volte prima di comprare casa: la domanda di case sarà più debole e i prezzi soffriranno. In più, il valore di una casa è più o meno pari a quanti soldi si possono incassare dagli affitti in futuro. E gli affitti sono come i profitti delle aziende: se volano i tassi, ogni euro incassato domani ha un valore, a oggi, sempre più basso. Pure la casa sembra messa tra i vinti, ma non è detta l’ultima parola… c’è pure altro. Lo scoprite in Detto tra noi.
Alessandro Sessa
Direttore Altroconsumo Investi