L’effetto rischia di essere quello di una doccia ghiacciata: brividi e mal di testa. I primi brividi sono arrivati subito: la Borsa è andata KO e lo spread, cioè la differenza di rendimento tra titoli di Stato italiani e tedeschi, si è rafforzato. Questo dato è il termometro di quanto sia ritenuta affidabile l’Italia per gli investitori. Più lo spread sale, più vuol dire che è bene diffidarne. A cascata ci sono conseguenze più o meno disastrose per i nostri soldi, il mal di testa a cui facevamo cenno. Innanzitutto c’è l’effetto diretto del rialzo dei tassi, che si riverbera sotto forma di tensioni sui prezzi dei titoli di Stato italiani. Chi ne avesse in tasca rischia di trovarsi lì per lì più povero. Certo, questo si accompagna, per chi ancora non li ha, alla prospettiva di comprarli a prezzi migliori, ma attenti a non esagerare: i BTp vanno comprati solo in combinazione con titoli di Stato di altri Paesi, rispettando i limiti che da tempo vi indichiamo in queste stesse pagine. Più in generale gli effetti della crisi si faranno sentire su qualsiasi investimento legato all’Italia. Piazza Affari ne è esempio lampante, ma anche le Borse europee non sono da meno. In un contesto europeo integrato, che l’Italia si prenda il raffreddore mette a rischio tutti. E non c’è mascherina che tenga. Voi dovreste essere, però, tranquilli: da tempo vi diciamo di stare alla larga da Piazza Affari e in tempi recenti vi abbiamo detto di vendere le azioni dell’eurozona (salvo singoli titoli ben selezionati). Se non lo avete fatto, fatelo ora. Per il resto potete attuare diversi comportamenti egualmente corretti. Se non avete fretta non fate nulla: le nostre strategie sono concepite tenendo conto del rischio di alti e bassi. Ci pensiamo noi a darvi una sveglia se il caso. Se avete nuova liquidità o cominciate ora a costruire il vostro portafoglio, potete procedere con piccoli investimenti poco per volta: l’acquisto a rate è coerente con questi chiari di luna. Se, invece, avete sempre investito per il breve termine, continuate a mettere i soldi al sicuro su uno dei conti deposito che trovate qui.
Alessandro Sessa
Direttore responsabile Altroconsumo Finanza