La nuova normalità starà, forse, nel convivere con situazioni di emergenza per buona parte della nostra vita, e questo ci impone di monitorare la realtà che ci circonda in maniera serrata. Non deve pertanto stupirvi che, a distanza di qualche mese, torniamo di nuovo a fare il punto sulla salute delle banche italiane. Oramai anche le più lente hanno pubblicato il bilancio 2021 e, in molti casi, la prima semestrale 2022, mettendoci a disposizione un bel po’ di materiale per aggiornarvi sulla situazione e dirvi se potete dormire sonni tranquilli, oppure no. Vi anticipiamo la risposta, ma lo avrete già capito dal titolo: la situazione al momento è sotto controllo. Anzi, le banche italiane sembrano aver fatto tesoro del passato e hanno sfruttato la prima metà del 2022 per mettere al sicuro i conti. Il numero di quelle che hanno ottenuto una valutazione della loro affidabilità che si colloca nella parte bassa della classifica (una o due stelle, dove una stella è il minimo e cinque il massimo della sicurezza) si sono ridotte rispetto all’ultima rilevazione. Al contrario, il numero di banche che ottengono un punteggio massimo è passato da 63 a ben 89, e questo aumento è ancora più significativo se pensiamo che, nel frattempo, il numero assoluto di istituti di credito è diminuito perché molti si sono fusi tra loro. Di primo acchito sembra che tutto stia andando per il meglio, ma questo non significa che si possa abbassare la guardia: se da un lato il contesto di tassi sempre più alti può essere positivo per la redditività bancaria (i tassi alti agiscono come la pioggia sui raccolti), dall’altro questo mette a rischio la tenuta dell’economia, e l’eventuale fallimento delle aziende diventa un problema anche per chi presta loro i soldi, come appunto le banche. Insomma, fin qui tutto bene, ma non è detto che sarà così anche tra sei mesi, per cui dovremo riparlarne. Questo il quadro generale. Ma se, più in dettaglio, volete sapere com’è messa la banca in cui voi avete messo il vostro denaro, andate a pagina 16. E nel caso non sia in cima alle classifiche, nelle pagine successive potete trovare le alternative e le istruzioni sul da farsi.
Alessandro Sessa
Direttore Responsabile Altroconsumo Investi